FERMO – Un anno nero per le imprese. “E infatti – sottolinea il comando provinciale della Guardia di Finanza – sono aumentati i dissesti societari, spesso culminati nel fallimento di attività industriali e commerciali, soprattutto nel settore manifatturiero”. Questo comporta un aumento di rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto socio-economico del Fermano.
Le indagini coordinate dalla procura di Fermo hanno permesso al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo di Fermo di denunciare 38 persone responsabili di condotte illecite in ambito fallimentare, societario e previdenziale/assistenziale. Condotte che hanno portato a reati in materia di bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata per distrazione, di bancarotta preferenziale in violazione della par condicio creditorum, di false comunicazioni sociali, di omesso versamento delle ritenute previdenziali/assistenziali operate nei confronti dei dipendenti e dovute agli enti competenti. “Una massa di fallimenti per 11milioni di euro a danno dei creditori” precisa il comandante.
Nel dettaglio, 10.683.771,31 euro sono riconducibili a condotte distrattive per bancarotta, 183.675,00 per violazione di carattere societario e 21.628,10 per omesso versamento di ritenute previdenziali/assistenziali. “In particolare, in uno dei casi siamo riusciti a risalire alla rete dietro la gestione contabile che coinvolgeva diverse società estere aventi sede in Ungheria, Repubblica di San Marino e Slovacchia, nonché di un istituto di credito della Repubblica di Malta, che avevano concorso con l’amministratore della società alla commissione dei reati” conclude il comandante di Finanza.