FERMO - «La scoperta di un mondo sconosciuto». «Una grande emozione». «Uno spaccato di vita di una vera famiglia pronta ad aiutarsi». «Una crescita incredibile». Così alcuni dei giovani che hanno fatto il servizio civile alla Comunità di Capodarco descrivono la loro esperienza.
Un percorso di arricchimento interiore che altri diciassette ragazzi tra i 18 e i 28 anni non compiuti potranno intraprendere, presentando domanda entro le ore 14 del 15 febbraio.
Tre i progetti in cui saranno impiegati. “Dove tutto inizia” riguarda l’assistenza ai disabili. Dieci i posti a disposizione, ripartiti tra la sede centrale (sette posti, Capodarco), la Comunità Santa Elisabetta (un posto, contrada Abbadetta), centro diurno che assiste persone con disabilità psico-fisica media e grave, la Comunità Sant’Andrea (un posto, viale Indipendenza), centro diurno per l’assistenza di persone con disabilità psicofisica grave e gravissima, e la Comunità San Girolamo (un posto, contrada San Girolamo), servizio residenziale che accoglie persone con problematiche psichiatriche.
Di assistenza ai disabili si occupa anche il secondo progetto, “Una felice scoperta”. Due i posti a disposizione, entrambi alla Comunità San Claudio di Corridonia, che accoglie persone con problematiche psichiatriche.
Il terzo progetto è “Trovare una strada” e si concentra su minori e giovani in condizione di disagio ed esclusione sociale. Cinque i ragazzi che potranno fare la loro esperienza di servizio civile tra la Comunità Sant’Anna (due posti, via Giammarco), che accoglie minori da zero a quattordici anni, anche accompagnati dalle mamme, ragazze in difficoltà e ragazze madri, la Comunità Valmir (due posti, Valmir di Petritoli), per minori da zero a quattordici anni, anche accompagnati dalle mamme, ragazze in difficoltà e ragazze madri con integrazione terapeutica, e l’associazione L’Arcobaleno (un posto, contrada Montotto 2), per persone con disturbi da uso di sostanze legali e illegali.