FERMO – L’evoluzione sperata si concretizza. Da domani, per tre giorni a settimana, il mercato coperto di Fermo, in piazza Dante, diventa ‘Campagna Amica’. Non è un semplice nome, significa diventare il riferimento dei produttori che fanno parte di Coldiretti, quel mondo del chilometro zero che rende unico un posto.
L’amministrazione comunale ci ha creduto, nuove attività ci hanno aperto e ora la crescita, favorita dalla location che permette di usare anche gli spazi all’aperto, anche per iniziative di educazione alimentare e dedicate al consumo responsabile.
Nato nei primi anni 2000 come Farmer Market degli agricoltori fermani, nel 2010 la struttura ha aderito alla Fondazione Campagna Amica e ora entra tra i Mercati Coperti di Campagna Amica. In ogni provincia italiana Coldiretti ne sta aprendo uno. Nelle Marche Fermo arriva dopo l’avvio di Ascoli, a novembre 2019, e di Macerata pochi mesi fa.
Sono 14 le aziende agricole che tutti i martedì, giovedì e sabato, dalle 730 alle 13, riempiranno il luogo del commercio green. “La fiducia dei consumatori verso gli agricoltori è cresciuta in questo anno di pandemia – spiega Francesco Fortuni, presidente degli Agrimercati di Fermo e Ascoli –. Sempre più persone puntano sull’alta qualità e sulla certezza della provenienza. Il binomio cibo-salute è stato compreso e molti preferiscono spendere qualcosa in più ma mangiare meglio”.
Tra le aziende ci sono realtà del Fermano e del Piceno: ortaggi e frutta di stagione, olio extravergine di oliva, cereali, legumi, zafferano, carciofi, miele, formaggi, carni fresche, uova ma anche preparati come dolci, porchetta, pasta fresca, olive all’ascolana, cremini, sottolio, passate di pomodoro.
“Coldiretti crede nel suo territorio. È un segnale questa nuova apertura. La campagna – prosegue il presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Armando Marconi –non si è mai fermata. Il lavoro è andato avanti per garantire l’approvvigionamento di cibo e gli agricoltori si sono anche spesi per aiutare le famiglie in difficoltà con donazioni di pacchi alimentari e consegne a domicilio.
Abbiamo continuato a progettare perché questa emergenza finirà e siamo convinti che l’agroalimentare rappresenti il futuro economico dell’Italia con le sue eccellenze e con il saper fare dei suoi protagonisti”.
