FERMO - Un tavolo per affrontare la difficile fase economica. E per trovare una «strategia condivisa». Lo chiede la Cna di Fermo che chiama a raccolta le altre associazioni di categoria, per «confrontarci con chi deve lavorare per arginare la situazione». Emiliano Tomassini la chiama la «tempesta perfetta».
Quel mix di carburanti e bollette aumentati, materie prime e personale che non si trovano, ritardi nelle consegne e cantieri che non partono. «È arrivato il momento di agire per scongiurare il peggio. Gli imprenditori sono stretti tra prezzi alle stelle, difficoltà di approvvigionamento, infrastrutture obsolete e rincari generalizzati: una situazione che sta andando del tutto fuori controllo e che causerà nel giro di qualche settimana gravi conseguenze», spiega il presidente della Cna di Fermo.
Un disastro da cui nessuno è escluso. Cita due settori, Tomassini, a mo' di esempio: l'agroalimentare e l'edilizia. Il primo «che oggi conta rincari dei prezzi che vanno da cinquanta centesimi per la pasta industriale a un euro al chilo per pasta e pane». Il secondo che sta fa i conti con i «preventivi per il Superbonus 110% da ritoccare al rialzo, che poi restano nei cassetti e cantieri che non partono».
Su tutto questo – prosegue il presidente della Cna fermana – «si abbatterebbe anche la scure dei rincari di energia elettrica e gas, riguardo ai quali Cna ha già evidenziato come sia necessario intervenire in maniera strutturale sulla bolletta, rimuovendo gli oneri e sfruttando le risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)». Una situazione che rischia di strozzare migliaia di aziende, a cui la Cna chiede di mettere un argine.
«Siamo abituati – l'appello del direttore generale Alessandro Migliore – a evidenziare problematiche, ma anche a proporre soluzioni. È arrivato il momento di parlare con una voce unica, di concordare insieme a tutti i soggetti interessati una strategia, prima che sia davvero troppo tardi».
Francesca Pasquali