di Raffaele Vitali
FERMO – “Il cuore di un popolo”. La presentazione della Fermana 2022/2023 si apre con una citazione di Stefano Protti. Il mister che la piazza ha voluto, chiamato e osannato è il perno di una squadra che ha ritrovato all’ultimo istante la serie C e ora farà di tutto per confermarla sul campo. Sapendo che domani arriverà un altro portiere ed entro mercoledì l'attaccante "da almeno 7-8 gol" ammette un dirigente.
Si parte con un ricordo dei tifosi scomparsi: Alessio Mainquà, Iacopo Bregoli, Monalda Censi, Carlo Pelliccetti, Marietta Bonamici, Beppe Bacalini, Cristiana Rossetti, Mario Scarfini. “Sono delle stelle in più nel firmamento gialloblù” ricordano Silvia Remoli e Paolo Rocchi, presentatori d’eccezione in piazzale Azzolino. Super ospite Gianfranco Butinar, stella dei programmi sportivi televisivi che con le sue imitazioni che fa sorridere tutti, anche se il mister lo chiama Igor, alleggerendo una serata in cui si sente il peso di un’estate difficile ma che centinaia di tifosi rendono stimolante.
SOLO FERMANA E COMUNE
Luigi Messineo e Luigi Acito sono le due voci dei tifosi, come rappresentanti dell’associazione Solo Fermana che si appresta a rinnovare il consiglio direttivo. “Se il Sole 24 Ore stilasse la classifica tra le amministrazioni comunali più tifose Fermo stravincerebbe” scherza Acito che incita tutti a comprare i gadget dell’associazione.
Paolo Calcinaro e Alberto Scarfini, chiamati dal consigliere Acito, salgono sul palco: “Non è facile essere amministratore e tifoso. Lo sconforto prende, come successo a Viterbo. Non eravamo abituati a perdere gli spareggi. Oggi siamo di nuovo qui, in serie C: ringrazio tutto l’asset societario presente e anche chi non c’è stasera (Vecchiola, ndr). Troppe volte abbiamo visto personaggi con nomi esotici dietro la Fermana, oggi sappiamo che non c’è la perfezione e si può sbagliare, ma fortunatamente abbiamo appassionati della Fermana. Noi dobbiamo far diventare la passione un progetto, ognuno può fare qualcosa e spero che le forze economiche del territorio supportino il progetto disegnato” ribadisce il sindaco che chiude con un invito ad abbonarsi.
Anche Scarfini torna all’estate “più difficile di sempre. Ma oggi è un giorno di festa per Fermo e spero la provincia. Aggregazione, promozione, competitività: c’è tutto in una serie C. Bello vedere il piazzale pieno per una società che è un contenitore che fa comunità”.
LA SOCIETA’
Si parte dallo staff del settore giovanile guidato da Leandro Vessella, ex calciatore della Fermana, affiancato da Luca Marcatili, Massimo Ganci, Eddy Mengo e Massimo Ciocci.
E poi il presidente Umberto Simoni, l’amministratore Vinicio Scheggia, il direttore generale Andrea Tubaldi, il direttore sportivo Massimo Andreatini, il direttore commerciale Danilo Bompadre, il club manager Walter Matacotta, il team manager Luca Cremona, il social media manager Rinaldo Chiappini con il segretario Antonio Pagliuca, il dirigente accompagnatore Enrico Guidi e poi magazzinieri e custodi. Uno dopo l’altro salgono sul palco.
Come sempre l’ottimismo è compagno di viaggio di Simoni che si prende un applauso spontaneo: “Abbiamo iniziato da zero, abbiamo fatto dei sacrifici. Ora siamo qui, in serie C. Faremo un buon campionato? Non dipende da noi, ma dalla squadra. Il mister ce lo invidiano tutti per tecnica, agonismo e professionalità. ma – ribadisce guardando ai giocatori – ricordatevi che siete dei professionisti, dovete lottare dal primo all’ultimo minuto. Le partite non sono facili o difficili, sono tutte uguali, bisogna giocarle. Siete fortunati, perché i tifosi a Fermo vi saranno sempre vicini, non lo dimenticate e non li deludete”.
Racconta poi un ‘retroscena’. “Mentre eravamo in serie D, c’è chi non ci ha abbandonato e anche il mister sarebbe rimasto con noi anche tra i dilettanti. Questo è amare la Fermana”. Annuisce Andreatini: “Abbiamo dovuto ricostruire tutto, non c’era più nessuno. Abbiamo lavorato sugli uomini, chi sarebbe rimasto a prescindere dalla categoria. L’anno scorso abbiamo avuto problemi sul lato dell’uomo, quest’anno li abbiamo scelti per questo. E la squadra la rinforzeremo ancora”. Andrea Tubaldi, direttore generale, sui giovani punta e anche sulle baby campionesse oltre che sulla Soccer Dream Montepacini.
Per Bompadre, l’uomo marketing che parla dieci volte più del dg, un passaggio sul museo: “Dovete andare ad ammirarlo. Lì c’è la Fermana. Ricordate, i componenti passano, ma i tifosi restano”. Un modo indiretto per ribadire l’importanza di abbonarsi e aumentare il cash della società. Su questo lavora Matacotta (50,70,300 euro gli abbonamenti che sono gratis per gli under 14), che è l’unico a nominare e ringraziare il main sponsor Maurizio Vecchiola.
LA SQUADRA
Entrano sulle note di Love tonight, non proprio la canzone più stimolante che c’è, ma l’applauso e Rocchi fanno il resto. Piace il portiere Nardi, uno dei numeri uno più esperti della serie C che è pronto “a ripagare la fiducia che sento su di me”.
Funziona l’arrivo da Pesaro di Eleuteri, boato per De Pascalis che è incerottato. Un via vai di giocatori da Vis, Ascoli e Pro Vercelli per la difesa. il centrocampo lo guiderà Graziano. Piace il ritorno di Manuel Giandonato alla piazza, che si prende anche la fascia di capitano: “Tornare con un grande pubblico mi carica. Nel 2019 arrivammo ai play off, ma ora è un’altra storia, un gruppo pieno di giovani che porterà i valori del territorio”. Il 10 va sulle spalle di Tulissi, che ha in sé la classe del Modena: “Ho vissuto un anno difficile, sono pronto per rilanciarmi, sono certo che Fermo sia la piazza giusta”.
Ma il vero boato è solo per Stefano Protti che alza le braccia al cielo, batte le mani e chiede l’applauso per i suoi giocatori e il suo staff, il confermato Walter Costi incluso. “La squadra ha bisogno di questo calore. Ci stiamo impegnando, poi vediamo dove riusciamo ad arrivare. Ma credo che per i giocatori più giovani una serata così non la dimenticheranno. Io sono un classe 67, ma sono emozionato quanto e più di loro. Non so quanto possiamo fare, sarei un bugiardo, mi auguro che per parecchi di loro, fra trent’anni a Fermo ci sia la stessa accoglienza che ricevo io. Significherebbe che come giocatori e uomini hanno fatto qualcosa di importante. Per cui, mi raccomando, questo calore datecelo per tutta la stagione”.
Finisce così, con la foto di rito e qualche altro sorriso regalato da Butinar. Ora tocca ai tifosi abbonarsi e ai giocatori, che hanno a disposizione tre maglie, una a strisce verticali gialloblù, una blu e una bianca, farli innamorare domenica dopo domenica.