SERVIGLIANO - L’ex campo di prigionia di Servigliano diventa monumento nazionale. Un riconoscimento appena approvato in Commissione Cultura del Senato, che presto approderà in aula per ottenere il crisma dell’ufficialità e che arriva in concomitanza con il Giorno della Memoria che, nel piccolo Comune del fermano, rappresenta una ricorrenza particolarmente sentita e significativa.
Il disegno di legge che conferisce il prestigioso riconoscimento al ‘Parco della Pace’ ha una valenza trasversale in quanto reca le firme dei rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari. Tra queste, spiccano quella del senatore serviglianese, Francesco Verducci (primo firmatario) e della senatrice Liliana Segre che ha sostenuto l’iniziativa conferendole un valore ancora più profondo, e che nel 2019, ha avuto modo di visitare l’ex campo di prigionia e la Casa della Memoria.
La proposta di legge è stata presentata un anno fa ed è composta da un solo articolo in cui è racchiuso il significato che assume il titolo di ‘monumento nazionale’ per il campo di prigionia di Servigliano, uno dei più importanti a livello nazionale, assegnandogli un imperituro vincolo storico e urbanistico e facendone un simbolo per l’intera regione.
“Il riconoscimento ha un enorme significato civile e morale. I luoghi della memoria sono il collante della nostra identità costituzionale e repubblicana. Il campo di Servigliano è un crocevia del Novecento – commenta Verducci – fatto di eventi terribili, causati dalla barbarie della dittatura e dei totalitarismi, di grandi ideali che hanno dato vita alla Resistenza, alla Repubblica, alla democrazia”.
Trasmettere la storia custodita in quel campo di prigionia alle nuove generazioni è un dovere che la Casa della Memoria sta portando avanti da anni e che continuerà a fare, ulteriormente spronata da un riconoscimento che fa di Servigliano un importante centro propulsore. “Abbiamo il dovere di farlo – conclude Verducci – perché non vada mai persa la consapevolezza di ciò che è stato e del tempo che si vive. E’ una legge che ha un significato più che mai importante oggi, quando c’è chi vuole confondere i torti e le ragioni e cancellare la storia per aizzare odio e discriminazioni”.