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La Carpegna Prosciutto cala il poker e pensa alla Fortitudo. Cremona non ha scampo, Ahmad è immarcabile

22 Dicembre 2024

PESARO – La Zampogna non suona alla Vitrifrigo Arena. Il piccolo play di Cremona ci prova a trasformare una partita di basket in una corrida, ma fallisce la missione.

Quello che la vittoria 92-81 contro la Juvi Cremona deve insegnare alla Carpegna Prosciutto Pesaro è che ci sono squadre che sono più scarse. E quindi, se si è più forti, bisogna vincere. E possibilmente pure dominare. In questa sfida è emerso in maniera chiara che Ahmad contro alcuni avversari non ha eguali e quindi, se accende il cervello, potrebbe segnare ogni volta che vuole. Poi, però, forza e perde palloni banali dopo giocate da highlights.

C’è stato poi il momento magico di Zanotti, a inizio quarto periodo, quando Bucarelli con due assist prima lo manda sopra il ferro per schiacciare e poi lo serve per un comodo appoggio. C’è poco altro da ricordare, oltre alla canotta con il 50 come gli anni compiuti consegnata al responsabile logistica della VL Diego Orciani, perché i momenti di anti basket restano protagonisti e vanno digeriti, come il pandoro a colazione. Di buono c’è la quarta vittoria, la classifica, il pranzo di Natale in arrivo  e l’adrenalina che cresce per il big match contro la Fortitudo di domenica 29.

Bello non si può definire il primo quarto, ma di buono c’è il vantaggio al termine dei dieci minuti. Come sempre, la VL Pesaro finisce sotto nel punteggio e poi reagisce. Inevitabile l’inizio complicato, visto che Brown segna da ogni posizione e con nove punti personali spinge Cremona avanti. Finita la verve dell’americano, con il domenicano Polanco ancora con le mani fredde, e resteranno gelate, Pesaro inizia a carburare.

Bucarelli è solido e calmo in regia, la sua è stata la miglior prestazione nel ruolo di play, Ahmad si scalda quando si trova davanti Zampogna, piccolo e rognoso, ma decisamente di un paio di categorie inferiori alla guardia della Carpegna Prosciutto. E così, ricucita la fuga della squadra di Bechi e allungo con King che segna anche dalla media (22-18).

Il secondo quarto prosegue sulla falsariga del primo. Errori da una parte e dall’altra, tiri senza senso da tre punti, e infatti le percentuali si abbassano, ma poi ci pensa Zanotti con il tap in a rimediare. Peccato che il lungo non trovi nella voglia offensiva l’energia necessaria per difendere. I suoi minuti in campo sono quelli in cui il cambio sistematico chiesto da Leka va più in difficoltà. Nel mentre passa per il campo anche Petrovic, ma i tre minuti servono solo a scaldare la suola delle scarpe e a vederlo zoppicare nell’intervallo.

Pesaro potrebbe scappare via in ogni momento e invece, anche quando trova qualche punto di vantaggio, si accontenta, rallenta il ritmo e si fa risucchiare. Ahmad è l’emblema di questo quarto, passeggia, poi accelera e segna, inclusa una super schiacciata, si rilassa e regala triple a Brown (45-44). Su questo riflette Leka nell’intervallo, perché è evidente che nessuno in campo potrebbe marcare Ahmad, ma deve capirlo lui per primo.

Il terzo quarto? La schiacciata di Ahmad nella prima azione è da vedere e rivedere. Come se non bastasse, per scaldare l’ambiente, ne arriva un’altra con King. In casa Cremona si sveglia il grande ex, Tortù, che nulla può sulle folate della guardia della Carpegna Pesaro, che si regala anche un coast to coast. Il suo strapotere è evidente a tutti, ma sempre Ahmad resta e nelle azioni finali di quarto forza e perde palloni. Leka non lo cambia e così l’americano finisce anche al centro dell’unico momento caldo del match che gli arbitri chiudono fischiando tre antisportivi, il più meritato a Zampogna il mini play che Bechi usa solo per innervosire gli avversari.

È il momento della fuga, il clima si surriscalda, il pubblico diventa un fattore, il coach ospite si innervosisce e con il suo tecnico permette alla VL di chiudere il quarto sul +11 (76-65). Il quarto periodo si apre con l’ultimo sprazzo di Cremona che viene poi schiacciata, fisicamente, prima da Zanotti e poi da Ahmad.

Quando la guardia lancia direttamente da ribalzo difensivo Bucarelli che trova poi Quirino De Laurentiis a un metro da ferro in contropiede, la gente inizia a uscire dal palazzo, per una volta sorridente: Pesaro ha vinto, segna ancora più di 90 punti e inizia a guardare davvero verso l’alto e non più in basso. “Chi non salta è bolognese” urla la curva, la gara più attesa è già iniziata.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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