Ci siamo, si accendono le telecamere del Giro d’Italia su uno dei tratti più belli del sud delle Marche. La carovana parte dalle grotte di Frasassi per celebrare e il 50enario dalla scoperta. Poi, pedalata dopo pedalata, l’arrivo ad Ascoli piceno, a Colle San Giacomo. Partenza oggi alle 12,45 per la tappa più marchigiana che vuole mandare un messaggio di positività per il rilancio del turismo al termine di un anno complesso.
150 chilometri di percorso nel cuore del cratere sismico del Centro Italia. Sono ben 23, tra i quali una decina di quelli più colpiti, i Comuni terremotati che saranno attraversati oggi e lunedì da due tappe della carovana rosa. Quella odierna tocca Fabriano, Cerreto d'Esi, Matelica, Castelraimondo, Camerino, Muccia, Pieve Torina, Valfornace, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Castelluccio di Norcia, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme e Ascoli Piceno. Quella di lunedì, invece, accenderà la luce sul tratto tra L’Aquila e Foligno.
La struttura commissariale che fa capo a Giovanni Legnini ricorda che nei Comuni attraversati dalla sola tappa odierna “sono stati censiti, subito dopo il sisma, 19mila edifici inagibili, la maggior parte dei quali con danno grave: 2.400 a Camerino, 2mila ad Arquata del Tronto, 1.400 a Pieve Torina, 1.200 a Visso. Altri 2 mila sono gli edifici inagibili nei Comuni attraversati dalla tappa di lunedì”.
Nel 2018 il Giro scelse di colorare di rosa quelle zone, non molto sembra cambiato anche se Legnini dà una immagine diversa: “Rispetto al 2018, la situazione è ben diversa, perché la ricostruzione è effettivamente partita. Le domande di contributo presentate nei 23 Comuni del cratere toccati dal Giro, sono oggi, infatti, circa 5.200, con 2.540 richieste già approvate, e l'apertura di altrettanti cantieri di lavoro. Di questi circa la metà, 1.210, si sono conclusi con la consegna delle abitazioni alle famiglie che le abitavano”. Insomma, una pedalata tra 80mila abitazioni inagibili e 5mila cantieri della ricostruzione privata partiti.
Alla partenza ci sarà il presidente della regione Francesco Acquaroli, all’arrivo l’assessore ciclista Guido Castelli. “Una grande occasione per valorizzare le tante eccellenze paesaggistiche, artistiche e architettoniche di cui è ricco il nostro splendido territorio, ma anche per lanciare un messaggio di ripartenza turistica ed economica di tutte le Marche: un messaggio che possa permetterci di guardare con maggior ottimismo al domani. La sesta tappa del Giro d'Italia sarà una straordinaria vetrina per tutta la nostra fantastica regione. Le Marche sono sempre state terra di grande ciclismo: dal mare alla montagna, passando per città d'arte e borghi dell'entroterra, la nostra regione è stata attraversata in lungo e largo dai principali corridori delle due ruote” commenta il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti.
“Il passaggio di questa importante manifestazione rappresenta un messaggio importante di ritorno alla normalità, per il ciclismo, e per tutto lo sport, già colpito duramente in questo ultimo anno” conclude l’assessora al Turismo, Giorgia Latini.
@raffaelevitali