MONTEGRANARO – Direzione Milano. Come sempre, più di sempre speranzosi di riempire i fogli bianchi di ordini e le tasche di acconti. I calzaturieri sono pronti per il Micam che apre le porte dei padiglioni della fiera di Milano Rho domenica mattina. Un giorno in meno, ma stessa determinazione.
“La presenza delle imprese del distretto marchigiano al Micam si conferma unica nel suo genere: 101 aziende ancora una volta sfidano il mercato e si presentano con le loro collezioni, frutto di mesi di intenso lavoro, alla fiera più importante del settore calzaturiero. E lo fanno con fiducia, nonostante tutto” sottolinea Valentino Fenni, presidente della sezione calzature di Confindustria Fermo e vicepresidente di Assocalzaturifici.
LE IMPRESE
Il distretto fermano resta uno dei più forti. Al Micam esporranno 932 brand, di cui 475 italiani e 457 internazionali provenienti da Spagna, Turchia, Brasile, Portogallo, Germania. “Quest’anno la fiera dura un giorno in meno, ma non si perde la contemporaneità con Lineapelle, fattore che permette il 17 settembre di vivere entrambe le manifestazioni. Accorciare il tempo in fiera è un tentativo, frutto di un lungo confronto con gli associati. Del resto – ribadisce Fenni – il buyer che è interessato non guarda alla durata della fiera, ma solo alla capacità degli imprenditori di presentare le migliori collezioni in vista della primavera esatte del 2025”.
Fermo, come provincia, domina: sono 54 le aziende presenti, seguite dalle 34 di Macerata e dalle 7 di Ascoli Piceno. Il resto da Ancona e Pesaro. Tra i comuni Montegranaro è leader con 24 aziende, seguita dalle 13 di Civitanova, Porto e Sant’Elpidio a Mare. Si confermano solide le realtà di Monte San Giusto e Montecosaro con 12, Fermo e Porto San Giorgio con 8 e il polo di Monte San Pietrangeli-Monte Urano con 9”.
LE DIFFICOLTA’
Non è un periodo facile, anche gli ultimi dati dell’export lo confermano. E soprattutto, neppure i saldi hanno dato alla moda lo slancio atteso. È per questo il settore ha bussato con forza a Roma, ottenendo per ora più promesse che atti. E il tempo passa.
“Il problema sono i tempi di risposta, quelli dell’economia reale si confermano diversi dalla politica. Troppe parole, pochi fatti. Abbiamo bisogno di chiudere la partita del credito d’imposta, poi di affrontare gli altri nodi. Che sono noti, dalla cassa integrazione alla moratoria sui debiti di cui tanto si parla e che riguarda più i rapporti con le banche che con il ministero” prosegue Fenni.
STAND D’ASCOLTO
Durante il Micam confermato lo stand di Confindustria Fermo, condiviso con Regione Marche e Camera di Commercio. “Resta il luogo di riferimento per i nostri associati, il punto di incontro dove confrontarsi anche con la politica. La presenza in fiera di figure di spicco regionali nazionali andrà come sempre colta. E noi saremo a disposizione degli imprenditori che mai come in questo periodo meritano vicinanza” conclude il presidente degli industriali fermani, Fabrizio Luciani. Tra i protagonisti marchigiani ci sarà anche Richard Abouzaki, lo chef stellato, che con altri colleghi partecipa al padiglione Taste che Assocalzaturifici ha voluto pe rendere la fiera ancora più glamour.