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La Banca d'Italia fotografa il dramma del calzaturiero: Montegranaro prima città in Italia per perdita di lavoro

1 Luglio 2020

MONTEGRANARO – Banca d’Italia ha mappato seicento sistemi locali di lavoro del lavoro per capire come ha influito il lockdown. Nelle Marche bloccata l’attività delle imprese che occupano il 55,3% degli occupati, misura superiore alla media nazionale (43,8), in particolare nei comparti calzature, moda e meccanica.

In particolare sono stati penalizzati i comparti del calzaturiero, tra Montegranaro, Porto Sant'Elpidio e Montegiorgio, degli strumenti musicali di Recanati e della meccanica di Pergola. In seguito alle riaperture di inizio maggio, la quota di valore aggiunto sospesa è scesa all'8%, allineandosi alla media italiana.

Il dato emerge dal rapporto sull'economia nelle Marche curato dalla Banca d'Italia e illustrato ad Ancona, per la parte regionale, dal direttore di sede Gabriele Magrini Alunno e da Giacinto Micucci (Ufficio studi). I

Tra i 600 sistemi locali con più alta incidenza di attività sospese, al primo posto in Italia c'è Montegranaro. Il dramma è completato dal fatto che tra i primi cinque ci sono le altre due realtà fermane.

“Nel 2020 il fatturato delle imprese calerebbe di circa il 7 per cento, dopo aver ristagnato nel 2019 con una flessione concentrata nel primo semestre (-25,8 per cento). La contrazione più forte è per le imprese operanti nel commercio, nel comparto alberghiero e della ristorazione (-37,5 per cento) e in quello del tessile, abbigliamento, pelli e calzature (-32,2 per cento).

La contrazione dell'occupazione attesa nel 2020, pari all'1,3 per cento, è molto contenuta in confronto a quella attesa delle vendite, presumibilmente a causa dell'ampio ricorso alla Cassa integrazione guadagni” ribadisce Banca d’Italia.

Nel dettaglio, le imprese industriali delle Marche si attendono nel primo semestre di quest'anno una riduzione del fatturato del 25%, superiore alla media nazionale (intorno al 22%). Previsto un calo del fatturato del 40%, mentre solo il 10% delle attività immagina un mantenimento.

Nella valutazione delle imprese regionali, la pandemia ha determinato soprattutto un calo della domanda interna (circa tre quarti delle risposte) e in secondo luogo un calo della domanda estera (oltre metà delle risposte); altre difficoltà segnalate di frequente hanno riguardato la situazione finanziaria e di liquidità, la logistica e l'approvvigionamento di materie prime o di prodotti intermedi, mentre i casi di indisponibilità della forza lavoro sono stati meno diffusi.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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