FERMO – Una banca che non cerca guadagno, ma che nasce per aiutare. È la Banca degli occhi delle Marche che dopo 20 anni rilancia con forza un appello alla donazione.
Analizzando i dati della Banca con sede a Fabriano, che raccolgono quelli di Marche e Umbria, al 31 ottobre di quest'anno erano state donate 192 cornee delle quali 146 dalle Marche e 46 dall'Umbria. Di queste però ne sono state scartate per non idoneità 153 pari all'80% dei tessuti ricevuti mentre la percentuale ideale di non idoneità dovrebbe essere del 65%.
"E' chiaro- spiega l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini- che il fabbisogno di cornee nel nostro territorio sia maggiore di quanto possiamo disporre attualmente, considerata anche l'elevata percentuale di scarto di materiale perché non idoneo. Ne servirebbero 600 per trapiantarne 160. La Regione deve dunque muoversi verso una direzione ben precisa: sensibilizzare alla donazione, abbattendo pregiudizi od eventuali ostacoli ed informare sull'importanza del gesto che si compie".
Una necessità sottolineata anche dal dirigente della Banca degli occhi Massimiliano Corneli. "Oggi è una giornata per festeggiare- dice Corneli- ma anche per porre all'attenzione del pubblico questa nostra realtà. Nel 2022 sono stati distribuiti 22 tessuti (Marche + Umbria) e sono stati acquistati fuori regione 75 tessuti oculari per compensare la carenza. L'età media dei donatori risulta essere pari a circa 73 anni".
La commissaria straordinaria dell'Asur Nadia Storti ha annunciato l'avvio di una campagna informativa nel mese di dicembre. "Per cercare di convincere ancora di più la popolazione sull'importanza della donazione- dice Storti- Inoltre, stiamo investendo sulla struttura, sia per quanto riguarda i locali, cercando di renderli più idonei e per permettere così un ulteriore sviluppo dell'attività di raccolta dei tessuti, sia attraverso il potenziamento del personale stesso" (foto Fbov).