MONTEGRANARO – Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo, si è chiusa la fiera di Almaty in Kazakistan organizzata da Assocalzaturifici, quali risultati?
“Un lungo viaggio, ma ne è valsa la pena. I nostri imprenditori hanno conquistato i buyer con le nuove collezioni primavera estate. E questo nonostante numerosi problemi”.
Clienti tra i padiglioni?
“Non solo dal Kazakistan. C’è stata un’affluenza maggiore dai Paesi vicini, dall’Uzbekistan al Tagikistan fino all’Azerbaijan. Tutti mercati che hanno voglia di scarpe italiane. L’organizzazione è stata ottimale. Come mi ha raccontato Marino Fabiani, che ha guidato la delegazione di imprenditori fermani, sono andati a trovarli anche l’ambasciatore e il console, oltre che i rappresentanti dell’Ice, partner strategico per essere protagonisti nel mondo”.
Il distretto si conferma leader nel mondo?
“Ad Almaty più della metà degli espositori italiani, erano oltre 40, sono arrivati dal distretto fermano. A colpire i buyer principalmente la collezione da uomo, come era avvenuto durante l’edizione precedente”.
Timori?
“Bisogna attendere che gli ordini siano seguiti dai pagamenti. Non dovrebbero esserci problemi, ma visto il contesto internazionale bisogna essere cauti. Questione di settimane e si avranno le conferme”.
Pensando alle fiere, la Turchia resta un’opzione?
“Istanbul si conferma l’hub logistico verso la zona della Russia. “Mentre – precisa il presidente – non c’è alcuna intenzione di organizzare di nuovo una fiera in Turchia. Non è un mercato da questo punto di vista prioritario”.
Prima di Almaty, scarpe in mostra in Germania e Francia. Come è andata?
“Buone risposte dai buyer. Le nostre aziende hanno lavoro, il nodo è che mancano figure chiave, operai specializzati. Questo rischia di rallentare le produzioni, cosa che il distretto non si può permettere. Dovremo davvero affrontare nei prossimi mesi ancora di più il tema della formazione e del ricambio generazionale. Perché il mondo ci conferma che la qualità delle nostre scarpe non ha eguali”.
Fenni, ma sarete a Mosca per l’Obuv?
“Il mercato russo è davvero ripartito. La fiera è in programma dal 18 al 21 ottobre, collezioni già nelle valige e richieste già sul tavolo. Noi siamo pronti, pur sapendo che la stagione estiva è quella più complessa per noi, visto che le nostre scarpe costano più di altre. Ma i buyer arrivati al Micam da Mosca e dalle principali città russe hanno già dimostrato che non è questo il problema”.