FERMO - La Cgil di Fermo e lo Spi-Cgil Marche (il sindacato dei pensionati) scommettono su Joyce Lussu-Salvadori, una delle grandi figure femminili del ‘900, per portare al centro della attenzione la grande carica di innovazione e progresso che il movimento di liberazione della donna ha saputo produrre nei decenni.
Lo fanno con una iniziativa pubblica Venerdì 12 Aprile alle 10.30 a Porto S. Elpidio, nella sala polifunzionale Beniamino Gigli in piazza Garibaldi, centrata non solo sul ricordo e sulla attualità della grande partigiana, femminista, traduttrice e poetessa, ma anche sulla precisa richiesta che la mano pubblica (Comuni, Regione e Ministero della cultura) si attivi per acquisire la proprietà della storica casa di famiglia di Joyce, che si trova proprio nel comune di Fermo, nella zona dei tre archi, non distante da lido San Tommaso.
Un tema sul quale interverranno Barbara Micheleich, della Segreteria della Camera del Lavoro Cgil di Fermo, Luisa Serroni, animatrice del centro studi Joyce Lussu, e Tania Scacchetti, Segretaria Generale dello SPI-CGIL NAZIONALE alla quale saranno affidate le conclusioni dell’iniziativa.
Sarà presente anche il Senatore Francesco Verducci, che sull’intervento per la acquisizione pubblica di villa Salvadori è intervenuto più volte, anche con una interrogazione al Senato che ha raccolto decine di firme, e contribuendo in modo determinate a creare quella consapevolezza della grande occasione culturale che la gestione pubblica della casa potrebbe offrire.
Alla sala polifunzionale di Porto sant’Elpidio saranno presenti anche amministratori, storici, protagonisti e testimoni dei fatti, chiamati a raccolta dalla Cgil per garantire la memoria e la conoscenza di Joyce Lussu, e per partire da questa per progettare il futuro utilizzo di quegli ambienti che hanno ospitato tre generazioni raccolte attorno alla prestigiosa intellettuale marchigiana .