di Raffaele Vitali
FERMO – C’è tanto attorno al Jova beach. C’è lo spettacolo, c’è la natura, ci sono le polemiche, c’è la musica, c’è il business, c’è la vetrina nazionale. Tutto questo tre anni fa è stato incredibile, quest’anno, con le date raddoppiate, l’entusiasmo è un po’ sopito, come il fumo sotto la sabbia che esce ma non si vede.
Ma in realtà c’è una carica incredibile in città e non solo. Trentamila, forse quarantamila saranno le persone che venerdì e sabato si muoveranno nell’enorme tratto di spiaggia a Casabianca che diventa la casa del Jova beach. No ci sarà il fratino, con buona pace dei contestatori del concerto. Poi, se tornerà, si vedrà nei prossimi mesi.
Intanto, si lavora dentro e fuori dall’area. Maestranze impegnate nella costruzione del maxi palco, che domina come sempre lo skyline di fronte all’hotel Royal, che con la sua terrazza offrirà un punto spettacolare di visione, solitamente usato dai clienti e dagli amministratori di Fermo.
Il sindaco e il suo staff, assessore Torresi in testa, vigilano, controllano, limano i dettagli affinché come tre anni fa tutto funzioni al meglio. le direttive sono chiare, come gli orari di chiusura delle strade e delle zone parcheggio. I commercianti un po’ brontolano, ma in realtà sono pronti a fare affari, ne son certi. Dal supermercato ai bar, tutti carichi.
Come lo è il debuttante, è la sua prima estate, Alberto Farina che via social, dove è molto attivo, ha mandato un messaggio chiaro ai partecipanti: “Venerdì e sabato orario continuato dalle 12 a tarda notte. Pronti a sfornare pizze a portafoglio, comode da mangiare, con la birra alla spina e bibite, cartocci di olive fritte e patatine. Siamo certi che sarà un grande evento e noi siamo pronti”.
Fare attenzione alla viabilità è la prima questione. Zona pedonale per 48 ore, inizia alle 8 di venerdì mattina, dall’incrocio di via Alberti a via Uso di Mare. Chiuso il sottopasso di via Ugo la Malfa e divieti di sosta nelle strade che portano all’evento. Ma non mancheranno i parcheggi (duemila posti auto nella zona di Lido Tre Archi, a ovest della Statale 16, 8 mila posti vicino alla Chiesa di San Tommaso di Canterbury e 800 posti auto e 60 posti pullman nell'area della scuola di San Tommaso) e le navette organizzate con la Steat dal Terminal e dalla stazione di Porto San Giorgio. Info su App dell’evento e sul sito www.comune.fermo.it.
Tornando al fratino, chi ha alzato la voce è il WWF nazionale: “La sede di Fermo da anni non aveva i requisiti per usare il simbolo” tuona in una nota affidata ai legali il vertice nazionale, chiudendo la polemica per lo scioglimento dovuto al Jova Beach. “Ogni location è stata valutata e grazie al Wwf sono atte adottate le prescrizioni necessarie. Ancora di più a Fermo, dove la zona si trova tra una ciclabile, case albergo, stabilimenti ed erosione. Parlando del fratino – prosegue il Wwf Italia – il concerto è stato calendarizzato in una data di sicurezza rispetto ad eventuali nidificazioni e ad ulteriore garanzia la spiaggia è stata monitorata costantemente sin dal mese di maggio”.
Favorevole resta l’associazione al ripristino dell’area, “le piante di valore presenti sono state estratte e messe a dimora per poi essere successivamente ricollocate nel nuovo progetto più specifico per il Fratino e che riguarderà lo stesso tratto dell’arenile”.
Ma non solo: “WWF Italia e Comune realizzeranno un intervento naturalistico più a sud su un’area costiera in località Marina Palmense, ben più estesa di quella di Casabianca. L’intervento avrà la funzione di rafforzare la rete ecologica oltre che di favorire attività di didattiche tramite la realizzazione di un percorso natura”.