FERMO – La scuola è finita, ma nuovi tablet sono pronti per essere usati, per ogni evenienza e necessità, alla ripartenza. Merito del Rotary e della governatrice Piccirilli: “Il Rotary è aiuto, è capacità di intercettare bisogni ed esigenze del territorio e trasformale in realtà. E in più, qui parliamo di innovazione tecnologica, che è una missione di questo istituto” spiega la dirigente dell’Itet, Cristina Corradini. Il Carducci Galilei è una delle tre scuole, insieme al Montani e ad Amandola, che è stata scelta dal Rotary per la sua donazione.
L’istituto commerciale ha anticipato il mondo della Dad puntando su laboratori informatizzati, portando la fibra dentro le aule. “Certo, i mezzi sono fondamentali. non sono uno strumento di gioco e passatempo, ma didattico a pieno titolo. Sono un supporto all’insegnante che sempre più interagisce con il mezzo e la classe” riprende la preside.
La governatrice di quattro regioni (Abruzzo, Molise, Marche e Umbria) è voluta esserci per questa nuova tappa delle azioni contro il Covid in Italia. “Sono tredici i distretti italiani su cui il Rotary ha investito cinque milioni di dollari. Il progetto è in due trance: 100mila dollari sono andati ad aprile verso gli istituti professionali, scelti insieme con gli uffici scolastici regionali; 100mila per device più completi per gli istituti tecnici, tablet con tastiere e custodie per 63 istituti del distretto”.
A stimolare il Rotary alcuni dati nazionali, tra cui il fatto che i ragazzi tra i 16 e 17 anni il 57% è costretto a dividere il ‘mezzo’ con gli altri familiari. “Quindi il problema c’era e abbiamo deciso di intervenire. Abbiamo avviato anche un progetto di riconversione dei vecchi computer (reboot) rendendoli funzionati e ridistribuiti attraverso i giovani del Rotaract”. In totale sono 1400 i computer recuperati”.
Presidente del Rotary Fermo è l’ex dirigente del Montani, Margherita Bonanni: “Chi non ha i mezzi è tagliato fuori da tutto, quindi il Rotary ha fatto la scelta migliore, tipica di chi ha visione e lungimiranza”. Entrando nel dettaglio, i tablet consegnati sono 32: 11 per il Carducci, 10 al Montani e 10 ad Amandola.
“Ogni scuola ha individuato i criteri per la distribuzione dei device. Usati in caso di necessità li daremo. Sono strumenti performanti, utili anche per grafica e multimedialità” aggiungere al Corradini. In più, nel Fermano, grazie al progetto di recupero, sono stati consegnati anche 43 computer rigenerati, come racconta Pipponzi, presidente del Rotary Alto Sibillini. “E sono state consegnate anche chiavette per la connessione, visto che più ci si avvicina alle aree interne e più internet si allontana”.
L’ex dirigente del Polo Urbani Vespasiani, oggi dirigente dell’ambito territoriale di Macerata, rappresenta l’Usr: “Il Rotary si è auto assegnato un ruolo a disposizione delle comunità. Fermo si è ‘curvata’ sulla tecnologia, anticipando tanti territori. Oggi si uniscono quindi due forze: quella della conoscenza e quella della solidarietà”.
Sulla questione Dad, Vespasiani ammette: “La scuola è andata in difficoltà. Per mantenere il ‘ci siamo’ e il servizio si sono affrontati tanti problemi. È emersa la povertà tecnologica, una nuova povertà emersa in maniera dirompente, in famiglie senza computer o con un messo per tre figli e il lavoro. Sappiamo però che l’immersione nella tecnologia diventa un perno per il futuro” ribadisce Vespasiani che si augura che “sempre più studenti si vaccinino. Per una scuola in presenza sarebbe meglio, a prescindere da come uno la pensi. Vedremo a settembre, magari possiamo diventare punti vaccinali. Di certo vogliamo tutti tornare in aula”.
