FERMO – “Il nostro ufficio immigrazione è estremamente efficiente. 60 espulsioni in meno di un anno sono un grande risultato, frutto di controlli meticolosi e capacità di indagine”. E dopo le parole di ieri, ecco un’altra operazione a Lido Tre Archi, cuore dell’azione di prevenzione della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia.
Agenti della questura di Fermo, coadiuvati dai colleghi di Senigallia e Pescara, insieme con i carabinieri di Fermo hanno blindato alcune zone del quartiere Tre Archi, battendo “a tappeto” il territorio.
“Dopo aver circondato chirurgicamente i settori di intervento, al fine di evitare l’indebito allontanamento dei soggetti che tentavano di sottrarsi ai controlli, hanno controllato diverse abitazioni, molte delle quali in stato di abbandono e risultate essere luogo di bivacco e domicilio saltuario di individui che le utilizzano sia per trascorrere la notte sia per la perpetrazione di attività illecite”.
26 gli appartamenti controllati in cui era evidente che qualcuno stesse alloggiando in modo non autorizzato. “Sedici le persone identificate, la maggior parte con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti”. Fermato un minore, poi affidato a una comunità. Tra le persone identificate negli appartamenti, anche un cittadino marocchino trentenne clandestino sul territorio nazionale e con numerosi precedenti in prevalenza per reati contro il patrimonio, veniva trasportato in Questura e nella serata di ieri accompagnato presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (C.P.R.)”. I controlli sono proseguiti anche questa mattina, anche all’interno di alcuni esercizi pubblici e sono stati effettuati posti di controllo nelle vie di accesso e deflusso del quartiere, portando all’identificazione di 45 soggetti, molti dei quali con precedenti, e al controllo amministrativo di 20 veicoli. “Proseguiremo con questi controlli per ristabilire in quelle zone la sicurezza reale e percepita” conclude il questore.