di Francesca Pasquali
FERMO - Contrastare la dispersione scolastica e aiutare i giovani a trovare lavoro. Questi gli ambiziosi obiettivi di “Goals Plus”, il progetto della cooperativa Il Faro, finanziato da Intesa Sanpaolo e Cesvi.
Di pomeriggio, nei locali del centro sociale di Campiglione, dove da pochi giorni è operativa la Comunità educante con doposcuola e ludoteca, operatori specializzati organizzeranno corsi di orientamento e di sostegno per i ragazzi da 11 a 29 anni.
Goals, che sta per giovani, orientamento, accompagnamento, lavoro e scuola, mette in rete anche il centro di aggregazione Kalimera di Civitanova e il centro Orizzonte e l'oratorio Immacolata di Macerata e, nel complesso, punta a raggiungere circa duecento ragazzi. Il progetto, primo nel suo genere a partire in Italia, si inserisce in un contesto sociale – quello di Campiglione – in costante sviluppo.
Ha parlato degli adolescenti l'arcivescovo Rocco Pennacchio, «i più colpiti e provati dall'esperienza della pandemia». «Auspico – ha detto il prelato – che in questo centro, i giovani non siano solo destinatari, ma anche protagonisti del loro futuro, vincendo la tentazione degli adulti di dover dir loro cosa fare».
A entrare nel merito del progetto Marcello Naldini del Faro, che ha parlato di un doppio target: «i ragazzi in età scolare, fino a 18-19 anni, e quelli più grandi, fino a 29-30, che hanno una difficoltà oggettiva a trovare lavoro». Orientamento la parola chiave, per «educarli all'autoimpresa e stimolarli, cercando di capire se alcuni talenti che hanno sopiti possono diventare carriere lavorative». Saranno, perciò, organizzati corsi di formazione per aiutare i giovani a «fare scelte consapevoli».
A tenerli tutor e artigiani di Confartigianato, partner del progetto. Che vale 150mila euro, che è finanziato da Intesa Sanpaolo attraverso Formula, il crowdfunding per le iniziative di sostenibilità e inclusione sociale, e che durerà un anno e mezzo. Per la fascia più giovane, è stato spiegato, fondamentale sarà il coinvolgimento delle scuole.
A intercettare i ragazzi che più hanno bisogno di supporto sarà l'educativa di strada. Un progetto – ha sottolineato il direttore commerciale di Intesa Sanpaolo, Vincenzo De Marino, che «rientra in un più ampio piano di intervento sociale sul territorio». «Da anni – ha spiegato l'assessore ai Servizi sociali, Mirco Giampieri –, lottiamo contro la dispersione scolastica. Per noi, questo progetto è un po' come la lampada di Aladino che ci ha permesso di ampliare idee che già avevamo e che abbiamo deciso di concentrare su Campiglione perché è il territorio che avrà più sviluppo in questo momento».
Sulla stessa linea il dirigente dei Servizi sociali, Giovanni Della Casa. «Per Fermo, il sociale rappresenta una realtà molto importante, ma a volte i nostri progetti rischiano di diventare autoreferenziali. Perciò, dobbiamo metterci più capacità di ascolto, condivisione e reale coinvolgimento», ha detto, anticipando l'intenzione del Comune di «rafforzare a Campiglione la presenza del municipio attraverso lo sviluppo di ulteriori attività di orientamento al lavoro».
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