di Raffaele Vitali
FERMO – Un grande stand al centro del padiglione, il mondo di Cna Marche ha puntato su Tipicità. “E siamo soddisfatti dell’investimento, ormai questo è un luogo di vere connessioni” spiega il presidente regionale, l’imprenditore calzaturiero Paolo Silenzi.
Presidente, perché questo spazio dentro il Fermo Forum?
“Uno stand dinamico perché è quel che i nostri associati chiedono: visibilità, promozione delle eccellenze in luoghi dove il fare squadra è un must”.
Cosa trovate in Tipicità?
“Un incubatore in cui il meglio viene raccontato non solo con il cibo, ma anche con l’arte, la cultura e la manifattura. È una vetrina”.
Tre giorni, quale il bilancio?
“Un’affluenza ottima, i visitatori hanno potuto degustare e confrontarsi. Tipicità è il luogo dove il confronto e la contaminazione sono di casa. Gl artigiani si sono così potuti mettere in gioco con i visitatori e tra di loro. Tra l’altro, Tipicità non è solo questi tre giorni, dura tutto l’anno”.
Partner convinti?
“Il Festival di Fermo è il momento clou, ma la Cna segue in maniera itinerante, penso al Grand Tour e a Senigallia Città Gourmet, le varie iniziative. Questa è una forma di promozione di successo”.
Pensa che sia migliorabile? Magari meno iniziative tutte insieme?
“Il format a me piace così. Tanti attori e protagonisti del territorio in un unico contenitore, questo permette di passare dalle università ai sindaci, dalle associazioni ai produttori. Nascono così percorsi e suggerimenti per la politica che può intercettare le nuove esigenze, si crea un vero sistema tra economia e territorio”.
Come selezionate le aziende in fiera?
“Nello stand rappresentiamo la regione Marche. Le migliori aziende provinciali di vari settori sono qui. L’adesione è volontaria, poi in base al numero cerchiamo di realizzare potazioni ad hoc per dare visibilità. Chi vuole presentare un prodotto nuovo, chi vuole essere protagonista nel bio, chi ha da raccontare qualcosa è qui”.
Presidente Silenzi, soldi spesi bene?
“Senza alcun dubbio, un vero investimento, non una spesa. Parliamo di qualche migliaia di euro. Le aziende pagano una loro quota, noi compartecipiamo. Per quanto ci crediamo, siamo passati da Cna Fermo (ha guidato il team dello stand il direttore fermano Andrea Caranfa, ndr) a Cna Marche come partecipazione. Per noi è un vero format, tanto che il Nazionale ci riconosce un contributo che non è legato solo al Festival di Fermo, ma ci accompagna per le varie iniziative legate al mondo Tipicità".
Modello vincente?
"Lo dimostra anche il fatto che ci sono venuti a trovare la presidente nazionale dell'Unione agroalimentare Francesca Petrini e il capo di gabinetto della segreteria nazionale Cna, Gabriele Rotini, che ci ha spronato a insistere, cercando di coinvolgere i giovani artigiani che magari credono meno a questi format. Dove invece nascono vere collaborazioni e si aprono porte per missioni all’estero”.
