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Intervista. Il dottor Ciarrocchi: "Immunizzazione selettiva, non è una gara al Comune Covid free"

7 Maggio 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – “Il sistema sta procedendo bene” esordisce così Giuseppe Ciarrocchi, responsabile del servizio prevenzione e coordinatore della vaccinazione dell’Asur 4 di Fermo.

Dottor Ciarrocchi, come procede la vaccinazione nel Fermano?

“Abbiamo un programma settimanale sulla base delle dosi che vengono distribuite dall’hub di Torrette. Ci sono criteri di priorità legati all’ordinanza di Figliuolo”.

Criteri giusti?

“Over 80 e vulnerabili di ogni età sono quelli da tutelare prima. Questi criteri ci permettono di tenere sotto controllo la malattia grave. La letalità, è provato, è correlata all’età e alla condizione clinica. Muore il 30% delle persone al di sopra degli 80 anni con infezione. Abbiamo il compito etico di proteggere chi rischia di più. Per questo è importante anche il ruolo dei medici di base che possono raggiungere i pazienti a casa”.

Mancano da vaccinare 310 soggetti (su 1800) over 80 a domicilio. Come si fa?

“L’ideale è avere zero persone di questa fascia. Come stiamo azzerando anche il mondo sanitario, dove abbiamo ancora circa 500 persone non vaccinate, ma parliamo di una realtà molto vasta, che tocca anche tutto il privato. Per quanto riguarda gli over 70, invece, abbiamo superato la metà degli 8mila previsti. Qui in molti devono ancora prenotarsi”.

Il sistema di prenotazione funziona?

“Attraverso le Poste siamo tra i più virtuosi. Tutto deve passare da lì per ogni fascia d’età. Tessera sanitaria e numero di telefono, non serve altro. Oggi, in base all’età, si può scegliere tra Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Petritoli, Falerone, Montegranaro e Amandola. Poi, per alcune categorie ci si prenota attraverso il portale della Regione Marche: caregiver, operatori sanitari e fragili”.

I vaccini però sono pochi. Problema locale?

“Ne servono 15 miliardi di vaccini. Lo ha capito anche Biden chiedendo di togliere i brevetti in modo da poter permettere a ogni paese di agire. Però usiamo bene quelli che abbiamo, questo è indiscutibile. Noi dobbiamo abbassare il tasso di mortalità e il tasso di ricoveri negli ospedali per Covid”.

Cosa pensa delle App e dei vari sistemi di prenotazione comunali?

“Comuni e volontari devono aiutare i cittadini disorientati a prenotarsi, non creare centrali parallele. Noi ai medici di medicina diamo due dosi di Pfizer e uno di AstraZeneca a settimana per estremamente fragili, vulnerabili e disabili. Poi sono di supporto ai punti vaccinali di prossimità dove ci si prenota via Poste, ad esempio a Falerone ogni giorno 22 persone hanno accesso per la fascia d’età”.

Mille vaccini al giorno in provincia, immunizzazione lontana?

“Non siamo nella condizione di immunizzazione di massa della popolazione, ma in una fase di immunizzazione selettiva. E questo lo devono comprendere i medici per primi. Solo Usa e Gb lo fanno perché hanno le multinazionali in casa che producono. Per cui inutile cercare di fare del proprio punto vaccinale il riferimento per qualcosa che non si può dare. Il messaggio deve essere chiaro: ci si prenota sul sistema Poste, non esiste che qualcuno pensi di creare il comune Covid free, è un sistema che si mette in sicurezza”.

Ciarrocchi, nel frattempo crescono i positivi tra giovani e bambini. Preoccupato?

“Non dobbiamo avere paura dell’infezione sotto i 50 anni, dobbiamo essere preoccupati quando colpisce dai 60 in su. Pensiamo ai bambini. Se abbiamo vaccinato il nonno siamo tranquilli. Ma se così non è dobbiamo tutelare l’anziano. Per cui noi dobbiamo immunizzare il nonno, il familiare oncologico. Questo il compito che abbiamo”.

Arriva l’estate, migliorerà il quadro pandemico?

“Lo abbiamo già visto, la curva epidemica si appiattisce. Stando fuori e all’esterno, cambiando lo stile di vita, cala la diffusione virale. Sempre tenendo mascherine e distanziamento. E questo lo deve fare anche il vaccinato, che non si ammala può in teoria trasmettere l’infezione. Il vaccinato ha il compito di mitigare la diffusione virale usando mascherina e distanziamento. Ognuno deve tenere alta la soglia di attenzione” Conclude con queste parole Ciarrocchi che ricorda come dall’inizio della prossima settimana si apriranno le prenotazioni per la fascia 60-64.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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