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Intervista al Prefetto di Fermo: "La salute prima di tutto". 100 persone controllate. Aperto dopo le 18, denunciato un pizzaiolo

11 Marzo 2020

Vincenza Filippi: "Bisogna essere chiari: nessun richiamo, c’è solo la violazione. Anche le autocertificazioni poi vengono controllate ex post"

di Raffaele Vitali

FERMO – In prima linea, senza sosta, con il personale che non si tira indietro “nonostante siamo davvero pochi”. Il prefetto Vincenza Filippi rappresenta lo Stato nella provincia di Fermo e mai come oggi serve che lo scettro del comando sia saldo nelle mani di qualcuno per guidare la collettività.

Prefetto Filippi, come si affronta l’emergenza Coronavirus?

“In primis insieme agli altri prefetti della regione. Ci muoviamo in perfetta intesa. Poi con l’adozione di uno strumento agile come il Ccs (centro coordinamento soccorsi) che permette un dialogo diretto con sindaci e forze dell’ordine”.

Ma unire tutti non è complicato?

“Simo pochi in prefettura, ma capaci. È stata preparato un sistema di video conferenza che permette di collegare tutti i componenti (sindaci, forze dell’ordine, Croce Rossa, Protezione civile). E lo faremo ogni giorno alle 18”.

Prefetto, sono partiti i controlli in strada per verificare chi si muove e perché?

“La prima cosa da ribadire è che il principio base è il divieto assoluto di assembramenti. Il movimento deve essere disciplinato. Il territorio sta reagendo bene senza ami dimenticare che il fabbisogno giornalieri sono garantiti, quindi non serve correre a fare la spesa. E poi, mi raccomando, nessuna festa, no alla convivialità, lo dico soprattutto ai giovani”.

Cosa rischia chi viola le regole e si muove senza motivo?

“In questa fase la salute è prevalente su tutto, anche sulla libertà di movimento. Le forze dell’ordine e le polizie municipali sono in campo, senza sosta. I carabinieri hanno deferito il primo titolare di una pizzeria di Porto San Giorgio che ieri alle 18 non aveva chiuso ed era rimasto aperto”.

In strada cosa accade?

“Sono stati effettuati già 65 controlli da parte della Polizia. Tutte persone identificate e dotate di autocertificazione. E poi ci sono quelli dei carabinieri, che coprono ogni angolo del territorio provinciale. I cittadini devono sapere che per muoversi serve una motivazione”.

Ma se viene fermato qualcuno che non doveva muoversi c’è tolleranza?

“Nessun richiamo. Su questo bisogna essere chiari. C’è solo la violazione. Anche le autocertificazioni poi vengono controllate ex post”.

Prefetto, ma chi è tornato dal nord Italia cosa deve fare?

“La regione Marche proprio ieri ha in due ordinanze specificato alcuni passaggi. Tutti quelli provenienti dalle ex zone rosse e dalla provincia di Pesaro e Urbino devono segnalarsi e mettersi in isolamento fiduciario”.

Ma secondo lei i cittadini stanno capendo la gravità della situazione?

“Questo è l’aspetto positivo, c’è finalmente la consapevolezza. Si è compreso che o si agisce tutti o è difficile uscirne. Per questo chiedo grande aiuto alla stampa”.

Personalmente come vive questo momento?

“Noi qui dentro siamo pochi. Ieri ho riunito i dipendenti, un po’ mi sono commossa. Perché siamo pochi ma nessuno si tira indietro, garantendo i servizi ai cittadini. La prefettura spesso è messa in discussione come istituzione, ma noi sappiamo bene qual è il nostro compito. Mi confronto con le forze dell’ordine, con imprenditori, anche importanti che si sono messi a disposizione del territorio, con i medici. Siamo formati per esserci nell’emergenza e garantire il ruolo dello Stato”.

Prefetto, ultima questione: l’economia. Già il Fermano viveva la crisi, si rischia la bomba sociale?

“Il sistema paese ne uscirà. Non ho dubbi. Noi come generazione non abbiamo vissuto momenti così difficili, ma la storia ci insegna che l’Italia ha sempre saputo trasformare le difficoltà in una crescita. Dovremo essere bravi a non disperdere in questa fase i nostri valori che saranno la forza appena tornerà la normalità. Ma ora dobbiamo pensare alla salute, un Paese sano è un paese che può ripartire”.

@raffaelevitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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