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Intervista al Ceo di Bikkembergs. Predonzan: "Puntiamo sugli under 40. Le scarpe saranno il pass per gli Usa, le produce Zengarini"

18 Gennaio 2023

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO – Le calzature come punto di forza nella strategia di Dario Predonzan, Ceo di Levitas, la società che gestisce Bikkembergs, di cui è COO, per conto del gruppo cinese Modern Avenue. E le calzature non potevano che nascere a Montegranaro.

Predonzan, come mai avete scelto il distretto fermano per produrre le calzature?

“Nessun dubbio, sappiamo che lì si trovano i migliori e noi abbiamo scelto Rodolfo Zengarini (nella foto i due manager al Pitti Uomo, ndr)”.

L’accordo è stato immediato?

“Ci siamo trovati. Entrambi abbiamo un obiettivo: far crescere il marchio attraverso la qualità. Sono bastati due incontri con Rodolfo per trovare una intesa. Era la prima scelta e tale si è confermata”.

Bikkembergs è nato nel 1988, il potenziale è ancora grande?

“Modern Avenue ci ha creduto e investito. Abbiamo un piano di sviluppo chiaro. Intanto dopo tre anni siamo tornati al Pitti dove abbiamo portato il nuovo concept store legato alle sette licenze che gestiamo e che ci permettono di unire fashion e sport”.

Come è andato il 2022?

“Come il 2021, quindi molto bene. E per il 2023 prevediamo una crescita del 10%. Sono stati due anni in cui siamo riusciti a compensare il mercato russo, che pesa il 15% con una crescita nel Nord Europa e in Spagna”.

La Russia per voi è ancora un riferimento?

“In questo momento in particolare è un mercato che ci cerca. Con il fatto che molte griffe de lusso hanno lasciato il Paese, ci sono grandi spazi per un brand riconoscibile e di qualità”.

Abiti o scarpe, quale settore pesa di più?

“Direi che si equivalgono. Quello che può crescere è la donna, che pesa solo il 7% del fatturato. Ci stiamo investendo sia nelle nuove linee di abiti, sia nelle calzature. Anche l’export, che vale il 55% del fatturato può e deve aumentare. Stati Uniti e Medio oriente sono i due mercati su cui guardiamo con interesse”.

Sette licenze, come si gestiscono?

“Abbiamo fatto un importante lavoro di riorganizzazione per elevare la qualità del prodotto, cercando di dare una linea comune attraverso riunioni, e strutturare al meglio la distribuzione. Insieme, con ogni partner, abbiamo l’obiettivo di riposizionare il marchio a un livello più alto”.

Un lavoro complesso, cosa vi farà crescere?

“Non ho dubbi che le calzature hanno un margine ampio di sviluppo. È il prodotto che ci farà entrare dalla porta principale in America. E così i vestiti affidati a Factory o gli accessori, che da sempre caratterizzano il mondo Bikkembergs”.

Lei crede nel made in Italy?

“Ormai la nostra produzione al 70% è made in. È un valore aggiunto e continua a crescere. Passo passo, sapendo che non tutto al momento, per essere competitivi, possiamo farlo in Italia”.

Chi è il cliente tipo di Bikkembergs?

“Cerchiamo consumatori più giovani e nel corso degli anni l'età del cliente tipo si è ridotta. Oggi è 25-40 anni, fascia chiave per restare competitivi. Di certo il nostro è un uomo che ama vestire in modo classico e urbano, che è attratto dal nostro soft tailoring”.

@raffaelevitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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