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Intervista. Acquaroli: "Non ci saranno misure più dure. La soluzione? Vaccini e tracciamento. La gente è stanca"

9 Marzo 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – “Il numero dei contagi di oggi lascia una luce in fondo al tunnel” sottolinea il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli che poi aggiunge: “In questo momento, in particolare ad Ancona, la situazione è molto critica. Bisogna quindi fare squadra, rispettare le regole e le ordinanze”.

Ulteriori restrizioni in arrivo?

“Più limitazioni di così non credo proprio. Spero che nel fine settimana ci siano buone notizie”.

Si attende chiusure dal Governo, modifiche dei criteri?

“Per due settimane siamo rimasti gialli. Oggi abbiamo 4 province su 5 in rosso, mentre potremmo essere riconfermati arancioni. Significa che il meccanismo dei 21 indici, come detto in passato, non è funzionale e tempestivo”.

Ascoli rischia?

“Intanto vediamo le evoluzioni della settimana. Ascoli era in decrescita”.

Vaccini per i lavoratori, ci sono novità?

“Stiamo mettendo in campo tutte le energie. In una settimana abbiamo raggiunto l’accordo con i medici di base che ringrazio. Per noi sono determinanti per sostenere la vaccinazione a domicilio e per chi ha delle difficoltà. Come determinante è l’intesa con le associazioni di categoria, che comprendono la difficoltà e collaborano. Poi ci sono le persone che lavorano negli ospedali e da un anno combattono il virus, a loro va il mio grazie”.

Si prevedono cambiamenti nella gestione vaccinale con il cambio di Arcuri?

“Si parla di numeri importanti di dosi in arrivo. Noi vogliamo essere all’altezza dei vaccini che ci attendono in modo che volontariamente più persone possibili possano vaccinarsi. Nel mentre proseguiamo sul tracciamento che è strategicamente fondamentale. A un anno dall’esplosione la gente è stanca, non ce la fa più. Così come le categorie economiche che stanno pagando un prezzo moto caro al Covid. Sarà importante vedere come il governo realizzerà il decreto sostengo. Noi faremo la nostra parte”.

Quindi.

“Intanto concertiamo su prevenzione, controllo e mitigazione: la popolazione va messa in sicurezza”.

Cosa si aspetta da Roma?

“Chiediamo che ci sia una possibilità di ristorare le attività economiche, che sono disponibili a chiudere ma che non possono essere abbandonate. Da troppi mesi aspettiamo il decreto di rilancio economico. Capisco che è un Governo nuovo, ma bisogna dare un cenno alle possibilità di mettere in campo le risorse”.

Lezioni in presenza per i figli di alcune categorie, cosa può fare la Regione?

“Non abbiamo competenza. Abbiamo applicato prima il Dpcm Conte e poi quello del governo Draghi. Non sta a noi dire le esenzioni, serve una circolare del Ministero. Non possiamo mettere in una ordinanza qualcosa che dipende da leggi”.

Secondo lei come mai le Marche sono peggiorate tanto?

“Da noi il virus era sotto controllo a novembre. Ci eravamo organizzati, indice Rt era sotto 1. Tra tracciamento e misure di mitigazione avevano contenuto la curva epidemiologica. Purtroppo le nuove varianti, che non conoscevamo, non ci hanno fatto capire alcune dinamiche. Da qui il tracciamento che deve essere protagonista”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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