di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Scogliere, taglio di pennelli e chissà cos’altro per riuscire a salvare la costa di Porto Sant’Elpidio. Idee, progetti e critiche si susseguono con continuità. Soprattutto quando si parla dei due pennelli, a nord e sud, da tagliare o eliminare per migliorare la situazione.
L’università Politecnica delle Marche immagina quattro scenari differenti legati alla distanza dalle scogliere dalla spiaggia, 170 o 250 metri, alla distanza tra le scogliere, 20 o 30 metri. Quali effetti ci sarebbero? Entro i primi di febbraio lo studio lo dirà, ma prima di chiuderlo ci sarà un nuovo briefing con i tecnici della Regione. Tanti balneari non fanno rumore, altri alzano la voce, ma i problemi ci sono quasi per tutti.
Sindaco Nazareno Franchellucci, sulle scogliere non c’è pace. Come mai?
“Ricordo il mio inizio mandato, era il 2014 e ad Ancona c’era ancora Spacca. Andando anche controcorrente, senza dare colpe ma seguendo i cambiamenti climatici, le idee sono state diverse dal passato. Accompagnato da alcuni balneari incontrammo la V commissione chiedendo un nuovo piano della costa. Ma studi della regione sostenevano la non necessità”.
Sono passati anni, però.
“Quando leggo di scoramenti, condivido e capisco. Ma oggi grazie al lavoro di tanti, penso alla passata amministrazione regionale che ha modificato il percorso approvato nel dicembre del 2019, possiamo dire davvero che le cose cambieranno nel giro di qualche anno. Che affronteremo con determinazione per la sopravvivenza della città”.
Lo studio della Politecnica per lei è fondamentale?
“Sì, perché non parliamo di qualche anno, ma di qualche mese. Se ho il piano della Politecnica a fine gennaio, a marzo sono in grado di depositare il progetto e la Regione potrà far partire la valutazione d’impatto ambientale. Ribadisco, capisco che le tante parole sentite facciano dubitare, ma ora siamo al concreto. Per me la difesa della costa è una priorità, l’ho detto e lo ribadisco”.
I dubbi non sono solo sui tempi, anche sulle scelte.
“Non esiste un paese nel mondo che ha realizzato tutte le scogliere emerse per tutto il territorio in un solo momento. Ovunque si lavora a stralci con la necessità di proseguire passo dopo passo perché chiaramente l’erosione prosegue. Ma una volta che ho il progetto complessivo approvato, sapendo che la nuova amministrazione regionale sta ampliando i fondi e si è posta in nostro ascolto, i lavori partiranno”.
Soldi per un pezzo, e poi?
“Grazie ai finanziamenti regionali, che mi auguro fortissimamente la regione aumenti, completeremo gli stralci. Per il primo, se servirà, aggiungeremo soldi comunali. E gli altri i fondi, stralcio dopo stralcio, li troveremo, ci sono e lo sa anche la Regione, ne ho parlato con il consigliere Putzu, subito molto attento e disponibile. Non possiamo rimanere senza fare nulla, perché solo le scogliere emerse, è evidente a tutti, possono aiutarci. Ma non esistono strade rapide”.
Cosa la fa stare sereno?
“A differenza dal passato, oggi ci sono strumentazioni che garantiscono e assistono scientificamente le scelte. E sono quelle a cui mi sono rivolto anche per i pennelli”.
Eccoci ai due pennelli, servono o no?
“Se la discussione la facciamo al bar possiamo dire tutto quello che vogliamo. Ma per sapere l’effetto concreto sulla spiaggia, non lo dice Nazareno, non il concessionario, ma l’esperto. Come potrebbe una Amministrazione che punta sul turismo porre in essere un intervento tecnico che danneggia le più grandi attività ricettive di Porto Sant’Elpidio? Come si può solo pensarlo? È chiaro che prima di ogni intervento ci saranno tutti i supporti tecnici che confermano gli esiti dell’intervento”.
Ma nel mentre le arrivano le diffide dell’Holiday. Come risponde?
“Ho già parlato con le Mimose e l’avvocato Galeota che segue l’Holiday, ci sono situazioni evidentemente da chiarire. Anche nel concetto del rapporto tra sindaco e attività. Di certo la diffida è per loro una tutela del proprio business. Nulla in contrario che chi investe cerchi conferme, ma il clima deve essere collaborativo da entrambe le parti. Se un taglio del pennello non danneggia chi è vicino e migliora chi è lontano, lo facciamo. Una cosa è certa, nessuno forzerà un intervento contro il parere tecnico”.
Cronoprogramma ideale del sindaco?
“Un conto è se una cosa dipendesse da me, potrei sbilanciarmi. Ma quando la palla te la passi tra due enti, non posso fare previsioni. So che entro fine gennaio arriverà lo studio. Entro un mese redigeremo il progetto. A fine marzo sarà consegnato alla Regione, sperando che i tanti incontri già fatti e che continueranno facciano sì che anche quella fase sarà rapida. La divisione dei soldi decisa dagli ex Cesetti e Giacinti aveva una sua logica proprio in questo iter, i soldi era saggio averli a bilancio nel 2021 così da poter far partire appalto e lavori nell’autunno. Questo è un augurio, come il fatto che la regione in questo lasso temporale aggiunga risorse, vissuto che tutti, da una parte e dall’altra, avevano annunciato di mettere più risorse”.
E in attesa delle scogliere?
“Quello che possiamo facciamo. Interventi tampone, sistemando i sacchi (abbiamo 65mila euro a bilancio anche per il 2021, ndr) e provando a potenziare alcune scogliere radenti con nuove risorse su cui stiamo ragionando con la Regione. E con la firma che metterò lunedì sul verbale di somma urgenza per la zona di Luna Rossa e zio Pesce, con un prelevamento dal fondo emergenze, compreremo dei blocchi di cemento che poi, ecco l’azione compartecipata, i concessionari posizioneranno nei prossimi giorni”.
@raffaelevitali