*Come avevamo paventato in campagna elettorale, il sindaco Calcinaro è ora costretto a fare i conti con una maggioranza ampia ma troppo variegata.
La formazione della sua giunta, infatti, si presenta alquanto difficoltosa perché accanto alla legittima richiesta delle liste civiche che lo hanno appoggiato, di poter indicare gli assessori proporzionalmente al loro risultato elettorale (come normalmente accade in questi casi), si associa la pretesa di singoli componenti di quelle stesse liste che la rivendicano per loro stessi.
Ecco che, per tentare la quadratura del cerchio, si è fatta strada la proposta di elevare da otto a nove il numero degli assessori, proposta messa in campo ieri alla presentazione della Giunta. Per carità, nulla di illegittimo, ai sensi dello statuto comunale di Fermo, ma nessun sindaco, di qualsiasi colore politico, vi aveva fatto ricorso nel passato perché un assessore in più non occorre alle esigenze della città.
Ci auguriamo che gli assessori siano stati scelti dal sindaco, sulla base delle competenze necessarie a svolgere l'incarico, anche se (civismo o meno) l'impressione è che il buon vecchio manuale Cencelli sia ancora attuale con il risultato che la città è governata da una giunta in cui il centro destra domina.
Chiediamo, per il bene di Fermo, che sia mantenuto il numero attuale di otto assessori che, storicamente, si è dimostrato più che sufficiente per amministrare, ed evitare così di sprecare soldi pubblici in questo momento così difficile.
*Renzo Interlenghi, consigliere comunale di Fermo