FERMO – Un movimento nuovo, ma le idee sono solide e senza tempo: ecco Dipende da Noi, ecco Roberto Mancini con la sua squadra che cercherà, anche nel fermano, di prendere i voti necessari per entrare in consiglio regionale e portare in alto i valori della sinistra.
“Serve un patto per il lavoro che riunisca tutte le forze economiche, sindacali, imprenditoriali e le università così da dare vita a un nuovo piano economico per il rilancio delle Marche e combattere le povertà” esordisce il professore universitario. “La mia è una sinistra etica” ribadisce presentando il progetto partito sei mesi fa e che nel Fermano ha figure importanti dietro le quinte, Massimo Rossi e Giuseppe Buondonno, e sul palco elettorale: Luisella Pieroni, Mina Viscione, Fabio Bernardini e Stefano Ricci.
“Quello che proponiamo - dice - è un metodo nuovo di governare, fondato su partecipazione, coinvolgimento, conoscenza e sull'etica. Abbiamo provato a trovare un accordo con il Pd, noi volevamo una svolta netta rispetto al passato, ma ci siamo sentiti dire che il Pd e l'amministrazione uscente hanno governato bene ed ecco Maurizio Mangialardi”.
Il movimento cresce, si consolida e parla alla società. “Quella che si basa su impegno civile orientato a sinistra, orientato a ripensare i fondamenti della convivenza della costituzione. Il nostro motto è: non prima i marchigiani ma insieme tutti quelli che vivono nelle marche”.
In campo persone nuove che diventano la voce di un programma costruito assemblea dopo assemblea. “Professionisti di vari settori, che per storia esprimessero coerenza con i punti del programma” ribadisce il candidato.
Un punto fermo è la vicinanza alle persone, ai problemi per questo è stata scelta Luisella Pieroni, impegnata tra cooperative e centri di aggregazione d’infanzia e adolescenza: “Mi occupo di prevenzione del disagio, nelle scuole conduco incontri di promozione del volontariato, lavoro per prevenire la discriminazione, lavorare per la pace e per la legalità, per la difesa della Costituzione”.
Con lei Stefano Ricci, una vita in prima linea nel campo socio sanitario, settore che vorrebbe contribuire a far crescere grazie a sinergie più efficaci. E poi Mina Viscione, anni di esperienza in Etiopia nelal lotta all’Aids. Infine Fabio Bernardini, in corsia tra Terapia intensiva ad Ancona e in Afghanistan. Inevitabile un passaggio sulle infrastrutture: “Per il Fermano immaginiamo uno sviluppo di mobilità che non sia solo su gomma, con un ampliamento dell’A14, di certo non un arretramento. E va recuperata la tratta ferroviaria fino ad Amandola in una logica di mobilità dolce”.