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Insieme e Marche, ecco le parole chiave di Mangialardi: "Il mio impegno per infrastrutture e imprese"

19 Giugno 2020

di Raffaele Vitali

ANCONA – Parte da Ancona Maurizio Mangialardi. Da lì, affiancato da Valeria Mancinelli, manda il suo primo messaggio ufficiale da candidato governatore.

Abito scuro per il sindaco di Senigallia, camicia azzurra e mascherina chirurgica, senza orpelli, per la miglior sindaca del mondo: “È arrivata ora che le Marche tutte, del nord e del sud, aprano una vertenza con il governo centrale per le infrastrutture. Questo dovrà essere uno degli impegni di governo, non solo della nostra coalizione che vincerà, ma anche degli altri schieramenti. Serve un patto per il quale chiunque sarà maggioranza”. Altro che alibi le infrastrutture, come le ha definite Giuseppe De Rita, rivolgendosi agli imprenditori (LEGGI).

Mangialardi ha affidato alla Mancinelli l’apertura della presentazione, che serve anche per lanciare il suo simbolo, che richiama più il mondo dei manager che dei politici. Sia nei colori, blu arancione e bianco, sia nello slogan #InsiemeMarche con una freccia che gira per far capire che sono due parole unite e intercambiabili.

“Noi siamo un gruppo di prospettiva” esordisce Mangialardi. “Partiamo insieme, uomini e donne che portano idee anche diverse ma per dare una risposta alla regione”. Parla di contingente, “fatto di difficoltà”, da affrontare con una coalizione “articolata e bella, fatta di partiti e di civismo, persone che sanno parlare bene agli altri”. Ma parla anche di progetto “che sappia cogliere la difficoltà, usando al meglio le risorse che saranno tante, in arrivo dall’Europa. Noi abbiamo idee e forza per capire come impegnare quelle risorse e farle diventare forza propulsiva per le Marche del futuro”.

Nomina le Marche, usa la parola terra, nel suo senso più profondo. “Noi non dobbiamo competere con le altre regioni, ma con il resto del mondo di cui vogliamo tornare a essere il riferimento. Servono le infrastrutture, non può la terza corsia finire a Porto Sant’Elpidio, non possiamo non guardare alla quadrilatero. Dobbiamo avere la capacità di riconoscere i nostri errori e di andare avanti, riprendendo i processi di inclusione”.

Un pensiero alle imprese “che sono in grande difficoltà. E noi sappiamo come sostenerle e lo faremo insieme”. Quante volte ripete la parola insieme presentando il suo progetto. “Noi siamo questi, un gruppo pronto a sfidare per raggiungere gli obiettivi insieme”. E con lui tanti compagni di viaggio, tra cui il sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, che è statao il suo braccio denstro nelal lunga fase di mediazione delle ultime settimane.

E ovviamente Giovanni Gostoli, segretario del Pd Marche, che prende parola e stabilisce la priorità: gestire l’emergenza coronavirus. "Abbiamo gestito bene l’emergenza sanitaria, con orgoglio. Abbiamo un sistema pubblico della sanità che funziona. E il nostro primo grazie va ai marchigiani. Noi vogliamo essere vicini a imprese e professionisti. Siamo pronti in caso di secondo picco e nel mentre guardiamo al futuro, dobbiamo immaginare le Marche come devono essere in futuro”.

Per Gostoli l’obiettivo non è solo vincere le elezioni, ma ridare slancio alla Regione. “E lo facciamo usando due parole. La prima è insieme, visto che qui il centrosinistra è unito e compatto. La seconda è Marche, perché noi uniamo alla politica il civismo del buon governo dei territori e delle città”. A Mangialardi il compito di rendere il progetto vincente. La campagna elettorale ha inizio. Contro chi? Acquaroli con sincerità poche ore prima ha ammesso: Al momento sono il candidato di Fratelli d’Italia”.

Per essere il contendente ancora ci vorrà qualche giorno. E Longhi? Continua a incontrare persone, a portare in giro le sue Marche ideali, per ora in maniera indipendente. Così come i 5 Stelle e il professor Mancini e il suo Dipende da Noi.

@raffaelevitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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