SERVIGLIANO - Promuovere la cultura del dono tra i giovani, da parte dei giovani, in luoghi frequentati dai giovani.
È questo lo spirito che muove i volontari dell’Avis e dell’Admo "Fermano" che, in occasione NoSound Fest di Servigliano, sono pronti a promuovere le realtà di cui fanno parte e che cercano costantemente nuovi donatori.
Il No Sound Fest unisce musica, arte e letteratura nella suggestiva location, ricca di storia e cultura, del Parco della Pace. Perché non inserire, anche, la solidarietà?
I volontari, presenti prima del concerto in postazioni informative, mettono a disposizione il loro tempo per avvicinare potenziali donatori e sensibilizzarli circa la cultura del dono. Donare sangue, plasma, midollo osseo è un atto d’amore verso il prossimo, un’esigenza costante che non può essere limitata solo ai casi di emergenza visto che le necessità sono quotidiane. E se è vero, come è vero, che al compimento del diciottesimo anno si può diventare donatori, allora i giovani devono essere informati, conoscere le modalità secondo le quali donare per poter decidere di diventare parte della grande famiglia di chi è consapevole che il dono è vita.
I volontari, dopo le precedenti tappe, saranno presenti domani sera (venerdì 12 luglio) in occasione del concerto del trapper Tedua e a tutti gli appuntamenti successivi.
“Ringraziamo gli organizzatori dell’evento e il Sindaco di Servigliano Marco Rotoni per la preziosa occasione che ci forniscono, permettendoci di promuovere la cultura del dono in serate in cui l’afflusso di persone, in particolare giovani, è molto sostenuto – dicono Natascia Birilli e Danilo Lanciotti, rispettivamente coordinatrice del “Gruppo Giovani Avis Sem” e dirigente “Admo Colline Fermane” – così come ringraziamo i volontari che si mettono a disposizione e scelgono di dedicare il loro tempo e il loro impegno per informare e sensibilizzare sui temi dell’impegno civile, quali la solidarietà, il gratuito, il volontariato, la partecipazione attiva al fine di costruire, nel tempo, una cittadinanza consapevole e aperta al dono”.