FERMO – Voglia di normalità per l’Inrca di Fermo. Di fronte al nuovo monta lettighe, che è un maxi ascensore realizzato grazie a vecchi fondi recuperati dalla dirigenza (300mila euro), ci sono politici, imprenditori e soprattutto loro, i sanitari. Osservano la nuova struttura antisismica e ignifuga che si va a sommare al nuovo impianto di areazione, che è il lascito principale per aver avuto la forza di resistere al Covid, trasformando una struttura sanitaria in un piccolo ospedale da battaglia nel giro di pochi giorni.
“Abbiamo chiesto uno sforzo importante, abbiamo pagato anche con numerosi sanitari contagiati, oggi stanno tutti bene, e alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo e siamo diventai un tassello fondamentale nella gestione regionale dell’emergenza” esordisce il direttore Gianni Genga.
L’occasione felice, che si aggiunge alle donazioni ricevute dagli imprenditori Violoni, un ventilatore a doppia velocità a nome di Confindustria Centro Adriatico, e Ceroni, con le mascherine della Cassa edile, diventa il momento del bilancio e del rilancio. “Sono stai mesi complicati, una esperienza nuova per i nostri medici, infermieri e Oss. Stiamo riprogrammando l’attività, con un po’ di concitazione. Ma internamente gestiamo le prenotazioni delle visite sospese e con il Cup le prossime. Diciamo che l’agenda è pronta e i primi sette pazienti sono già tornati” aggiunge Genga.
Che incassa il plauso del presidente Luca Ceriscioli: “Bello avervi tutti qui davanti” esordisce parlando al personale medico, poi aggiunge: “Abbiamo avuto quasi mille morti nelle Marche, una regione che ha saputo fermare la curva epidemiologica grazie al lavoro del nostro sistema sanitario che è, lo ricordo, quasi completamente pubblico. Sappiamo di dover fare ancora attenzione, per l’Oms un ritorno del virus è sicuro, m sappiamo anche che la nostra macchina è rodata”.
Per tagliare il nastro, questa volta, non il sindaco Calcinaro, “il sistema regionale ha risposto bene e questo è un patrimonio da portarci dietro anche in vista di una seconda ondata, per cui siamo pronti grazie anche alle scelte fatte (Civitanova, ndr)” sottolinea il primo cittadino, ma la caposala storica, Rosella Paglialunga che viene accompagnata tra i big dal lungo applauso dei colleghi e del medico di riferimento, Postacchini.
L’Inrca è quindi pronto a ripartire, anche se non sarà facile: “Stiamo anche definendo con l’Asur 4 la gestione di Geriatria, che tornerà al Murri entro settembre. Ma intanto riabilitazione e post acuzie ripartono internamente” conclude Genga.
r.vit.