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Il mondo Hp Composites: cinque capannoni e 400 assunzioni in dieci anni. Levato: "Il Covid? Perso il 20% del fatturato, ma noi investiamo"

25 Novembre 2020

di Raffaele Vitali

‘Accordi per l’innovazione’. Passa da queste tre parole un pezzo di futuro dell’HP Composites, il gioiello tecnologico di Ascoli Piceno che dà lavoro a quasi 500 persone, per la maggior parte giovani.

Un video sulla 24 ore di Le Mans e i principali circuiti mondiali apre l’incontro con la Regione, quello con gli assessori Guido Castelli, Mirco Carloni e Giorgia Latini, oltre al sindaco Marco Fioravanti, che serve all’Ad Abramo Levato per presentare il piano da 9milioni di euro che farà dell’azienda francese-picena ancora di più il riferimento nel mondo dei compositi super leggeri. “Auto da corsa con pezzi che partono da Ascoli Piceno, inclusa la Lamborghini. E nel futuro ancora di più con elettrico e fibre naturali che entreranno nelle portiere, per fare un esempio noi oggi usiamo il lino che arriva dall’estero. E che invece magari in prospettiva potrebbe essere coltivato anche in Italia, e nella nostra zona con nuove piantagioni, insieme con altre fibre naturali come la canapa”. Ascoltare Levato è come camminare nel futuro. Ma senza mai dimenticare il passato fatto di investimenti e di fiducia in questo pezzo di Marche.

“Sono quattro gli stabilimenti, questa settimana firmerò il contratto di affitto del quinto capannone dove aumenteremo la produzione degli stampi. Passeremo a 22mila metri quadrati di superficie coperta” prosegue annunciando un accordo per la nuova Giulia Gta da 550 cavalli che avrà parti in carbonio made in Ascoli Piceno.

Dove ci sono alte prestazioni (high performance) c’è la HP. “Stiamo lavorando anche per imbarcazioni di regata e yacht. E poi ci sono componenti dei vettori spaziali partono da Ascoli Piceno”.

La crescita media è del 36% dall’anno di nascita, nel 2020 si celebra il decennale. Da 3,8 milioni del 2011 agli attuali 44milioni di euro di fatturato, con un continuo sviluppo della formazione e delle competenze interne. “L’automotive è il settore cresciuto rispetto al racing. Questo è fondamentale per il business, visto che le commesse automotive sono di medio e lungo periodo, mentre quelle da moto sport durano di solito mesi”.

Come perno della crescita, l’azienda ha messo il capitale umano. “Siamo un’azienda molto rosa. In alcune lavorazioni, parliamo di sartoria tecnologica e in questo le donne (166 le dipendenti) sono molto più precise degli uomini. E c’è una età media molto bassa (37 anni), il che significa che per i prossimi 20 anni potranno veicolare le competenze e aiutare a costruire un futuro sempre migliore. Dal 2014 sono state assunte 450 persone. Oggi – prosegue Levato - assistiamo all’evoluzione degli assunti: scelgono di vivere ad Ascoli, si sposano, mettono su famiglia”. Nel 2021 saranno assunti altre 70 persone, con il nuovo progetto, poi, in tre anni Levato pensa di inserire fino a 200 persone, creando un nuovo salto generazionale.

È stupito l’assessore Mirco Carloni: “Sono esterrefatto e ammirato. Non avevo conoscenza di questa realtà, anche se Castelli e Latini me ne avevano parlato in maniera entusiasta. Incrociarvi è per noi una opportunità” ammette candidamente il pesarese.

Fabbrica Intelligente è il bando vinto dall’HP. “Per industrializzare la nostra tecnologia serve un nuovo sviluppo. Il mercato è enorme, si parla di 89 miliardi come valore del mercato compositi. Riuscire a produrne in maniera veloce, sostenibile e in alti numeri è garanzia di futuro. Abbattere il costo mantenendo un margine di guadagno per poter continuare a investire in ricerca è il nostro obiettivo”.

Per riuscirci, 9.6milioni di investimenti, di cui 2,5 tra Stato e Regione. “Automazione non significa riduzione di personale, al contrario. Noi investiamo in un progetto innovativo automatizzato e questo comporta che crescendo l’offerta aumenterà la domanda. Quindi, aumentando la percentuale di compositi sulle auto, cresceranno le commesse e quindi il personale necessario” prosegue Levato che giura amore alle Marche, una regione che non ha nulla da invidiare ad altre più note.

Il 2020 è stato segnato solo da una settimana di chiusura e per scelta: “Tutti avevano paura, avevo 120 certificati medici sulla scrivania. Poi hanno chiuso i clienti, se non posso spedirli non produco. La flessione del fatturato sarà del 20%, ma grazie agli aiuti statali stiamo reggendo e continuiamo a investire”.

Con il nuovo progetto i posti di lavoro cresceranno, per cui composito come traino, leva e volano per creare qualcosa di diverso anche in Regione. “Riusciremo a fare ogni passaggio interamente. Già oggi alcune parti di carrozzeria possiamo pre montarle in vettura. Noi possiamo fare compositi, e siamo bravi, e arrivare anche al pre assemblaggio. Insomma, possiamo sempre più implementare come fa chi produce auto elettriche che ora crea anche batterie”.

Capitale straniero, un presidente francese innamorato di questo territorio. “Una persona normale magari sarebbe tornato a Magny-Cours, dove ha sedi e competenze. E invece no, lui ad Ascoli Piceno ha trovato una seconda casa e figli” riprende Levato che guarda al tema della filiera, anche in vista di nuovi finanziamenti: “Se ci sono opportunità, le coglieremo. Non ce le faremo scappare, ma si fa presto a dire risorse, poi ci sono tecnicismi che ti tagliano fuori dai contributi”.

Al momento l’Hp fa lavorare 149 aziende ascolane. “Per alcuni fornitori siamo l’unico cliente. Quindi possiamo dire che l’HP fa lavorare circa mille famiglie. Per essere competitivi, le competenze vanno create: l’imprenditore è arrivato dalla Francia, sapendo che qui c’erano competenze. Ma non erano 600. E così l’investimento in formazione con una accademia su capitali compositi che ci ha permesso di formare ogni persona che lavora con noi. E chi non abbiamo potuto tenere, lo abbiamo inserito sul mercato e abbiamo persone che lavorano ad esempio in Formula 1. Su 528 formate 365 sono state assunte”.  E poi c’è il livello di formazione superiore con dottorati sui compositi, oltre a un corso universitario in materiali compositi. Ricerca, sviluppo e innovazione già sono un perno.

Tornando alla Regione, Mirco Carloni entra nel merito dell’intesa: “Questo accordo per l’innovazione è una scelta che una Regione può fare. Noi il 10 novembre abbiamo votato in Giunta il primo. Ne abbiamo 16 pronti. Metteremo sul tavolo 3milioni di euro complessivamente. E cercheremo di avere una ricaduta (segue la pratica la dottoressa Bussoletti, ndr) di investimenti per 95milioni di euro. Complessivamente abbiamo fatto un calcolo che ci saranno circa 400 assunzioni. Per noi è una scelta strategica. Si parla sempre di come trasformare le competenze manifatturiere grazie all’innovazione tecnologica e di processo. Portare le soft skills a un livello superiore evitando di perderle è la sfida”.

E per questo un plauso speciale va all’accademia della Hp: “Siete un esempio vero di come si può fare alta innovazione tecnologica nel manifatturiero. Penso alla vetroresina, che non ha saputo innovarsi come avete fatto voi. Penso a chi lavora con materiali che possono essere modificati. Il presidente Acquaroli a noi assessori con portafoglio ha proprio dato come mandato di creare strumenti di stimolo all’economia e non percorsi assistenziali. Noi - conclude Carloni - vogliamo generale valore, produttività ed efficientamento che poi portano occupazione. Per farlo servono dei leader, serve un riferimento che trascina dietro la sua filiera facendola crescere. Il vostro modello è replicabile in tanti settori. Noi investiamo sul leader, ma a fronte di un investimento poi su tutta la filiera che non va cinesizzata. Quindi oggi so che abbiamo fatto la scelta giusta puntando sulla Hp”.

@raffaelevitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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