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Innovative Management: al Polo Urbani diploma in 4 anni, canale diretto con l'Its e le imprese. "Più inglese, diritto e marketing"

29 Gennaio 2024

di Raffaele Vitali

PORTO SANT’ELPIDIO - “Una opportunità enorme” introduce Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche. Era atteso nella stanza di Laura D’Ignazi, dirigente del Polo Urbani di Porto Sant’Elpidio, ma si è dovuto collegare online con la promessa che “verrò presto perché voglio proprio vedere la vostra realtà”.

Una realtà che con il suo Istituto tecnico economico è stato selezionato tra le 177 scuole italiane autorizzate ad avviare il progetto della nuova filiera tecnico professionale che unisce scuola e ITS. Unico nella Regione Marche, come sottolineato dagli onorevoli Carloni e Latini, con le due sedi di Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio. L’obiettivo è garantire una formazione con meno quantità, più qualità e metodologie attive.

“La collaborazione con l’ITS, già avviata, ci ha premiato. E abbiamo ripreso i contatti con numerosi partner economici: My Office, Anpal, Confindustria, l’ordine dei commercialisti, le università di Macerata e la Politecnica oltre al Gruppo Tod’s. Una progettualità articolata”.

Venti giorni per fare tutto questo, ricorda la dirigente con un pizzico di orgoglio. “Insieme riformeremo la filiera tecnico-professionale, creando una offerta formativa e innovativa per mettere gli studenti nelle migliori condizioni per entrare nel mondo del lavoro” sottolinea la dirigente. Il progetto, per cui si aprono le iscrizioni, si chiama ‘Innovative Management’, mira a formare esperti aziendali nel settore del web marketing, della moda e del lusso, “rispondendo così a realtà presenti sul territorio”.

Progetto innovativo per contenuti e per metodologia. “Abbiamo rivisto i quadri orari e diversi contenuti, avremo una metodologia più attiva e innovativa. Più discipline Stem, valorizzazione delle competenze linguistiche: questi i due perni” prosegue. Ma non si rinuncia alla formazione di base solida, lo ribadisce. “Non è solo una riduzione da 5 a  4 anni, ma una valorizzazione dei processi. E c’è poi la novità del collegamento con l’ITS, si va verso il 4+2. Volendo possono accedere alle facoltà universitarie, ma hanno un collegamento privilegiato con l’istruzione terziaria, che da noi è l’Its Smart Academy”.

La speranza di tutti è che “le famiglie possano apprezzare l’offerta”. Il 4 di febbraio, ultimo giorno di Open Day, verrà presentato il nuovo percorso quadriennale al Polo Urbani. “Il Ministero spinge molto, vuole partire. Noi siamo apripista di un percorso che potrebbe rivoluzionare i percorsi educativi”.

Acquaroli torna sul tema dell’accesso al mondo del lavoro: “Tantissime sono le imprese che ci evidenziano di migliorare il dialogo con la scuola, anche per sopperire alle loro richieste di figure, soprattutto in una fase come questa in cui i grandi brand investono sul territorio marchigiano. Ricercano competenze, ma se non la formiamo diventa complesso. Con questo corso diamo lustro alla manifattura, ma soprattutto diventiamo un riferimento extra regionale. A questo aggiungo che il percorso è fondamentale dal punto di vista comunicativo. Migliorare il contatto tra istituti tecnici e realtà lavorative aumenta la consapevolezza delle opportunità reali. Insieme possiamo superare il disorientamento tra scuola e lavoro che a volte fa perdere tempo ai nostri giovani”.

Al loro fianco c’è Confindustria Fermo con il presidente Fabrizio Luciani che parte da un voto: “Un 9 merita la scuola per questo progetto. Il mondo imprenditoriale ha bisogno di innovazioni. Due punti mi hanno colpito: la valorizzazione dei talenti migliorando l’orientamento per evitare l’abbandono scolastico e la valorizzazione del sistema imprenditoriale. Se riusciamo a concretizzare avremo raggiunto l’obiettivo. L’ITS è un partner importante e il fatto che lo guidi un imprenditore è un plus, sa come accelerare i processi”.

Ma di cosa si occuperà l’ITS? Lo spiega il presidente della Fondazione Andrea Santori: “Una sperimentazione unica. Più volte ne avevo parlato con il ministro Valditara e con Mario Andrenacci abbiamo ragionato sulle possibilità. L’importanza della formazione è indubbia, noi stiamo lavorando per far capire a tutti i ragazzi il potenziale che una realtà come l’ITS offre la possibilità di modificare il piano di studi in base alle esigenze effettive delle imprese. Se una scuola lo può fare al 20%, noi come sistema possiamo modificare tutto in base alle necessità. Da qui l’importanza di una collaborazione tra Carlo Urbani e ITS, ci compensiamo”.

Partendo anche da questo nuovo percorso, Santori ha un obiettivo: “Abbiamo 250 imprese all’interno della Fondazione. Vogliamo diventare un ITS di riferimento nazionale, abbiamo ricevuto ingenti risorse che stiamo investendo sia in laboratori, sia in competenze. Essere l’unica scuola delle Marche ad aver ottenuto questo progetto vi fa onore”.

Ora inizia la vera sfida: far iscrivere i ragazzi e definire al meglio ogni passaggio. Partendo dal lavoro fatto dalle professoresse Rantica, Moro e Varlotta che hanno seguito il progetto passo passo insieme con il prof Andrenacci.

“Parlare di mondo del lavoro, senza tralasciare le varie discipline. Da qui abbiamo rimodulato il piano studi per raggiungere le competenze in quattro anni. I docenti sono la prima risorsa, ma avremo anche le figure dell’ITS e di altre realtà convenzionate”.

La prima novità è che c’è un’attenzione a informatica e inglese e agli scambi di studio e lavoro.” Vogliamo ragionare in ambito europeo, perché con questo progetto i nostri ragazzi competeranno alla pari con gli altri Paesi, almeno per l’età” spiegano le prof.

Ore in più di informatica e geografia nel primo biennio, di informatica e diritto ed economia nel secondo biennio. “Non è solo però una questione di ore, aumentano le attività interdisciplinari per sviluppare il problem solving, la creatività e il pensare fuori dagli schemi oltre alla comunicazione, tra web marketing, social media e digital strategy, che sono poi gli argomenti chiave dell’ITS”.

Dall'AI al web marketing, serve anche conoscere la norma, da qui l’attenzione al diritto. Ma cosa cambierà a livello di metodologia? "Parliamo di learning engagement, vogliamo impiegare i ragazzi tra visite aziendali, contratti di apprendistato, percorso ITS. Il docente supporta l’alunno. Molta dell’attività didattica viene svolta in forma mista, blended. Ci saranno lezioni in inglese, vogliamo creare la micro lingua, il linguaggio di settore, di una specifica area. In questo caso business, diritto, ICT e informatica”.

Un lavoro non facile che impegnerà anche i professori, attesi da un supplemento di informazione. “Visione trasversale e sistemica per seguire i cambiamenti. Il Polo Urbani si conferma una scuola inclusiva, che supera barriere e crea legami” concludono i docenti.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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