di Raffaele Vitali
FERMO- “Per essere il presidente di un corso di laurea dell’Università Politecnica delle Marche, non bastano le competenze. Servono capacità relazionali e umane, soprattutto in una sede distaccata e importante come Fermo. Andrea Monteriù ha tutto questo e anche di più”. A parlare è Archimede Forcellese che per sei anni ha guidato il corso di laurea triennale e magistrale di Ingegneria Gestionale a Fermo. Anni complessi, ha dovuto attraversare anche la pandemia, che sono però coincisi con una continua crescita.
Culminata nella sessione di laurea guidata, per la prima volta, dal neo presidente di corso, il fermano Andrea Monteriù. Sorridente sotto la toga, con lo sguardo proiettato già al domani, dei suoi studenti e della facoltà, Monteriù ha avuto l’onore di stringere la mano e consegnare 27 pergamene ad altrettanti neo laureati e laureate. Una super sessione, considerando che 18 sono ingegneri magistrali.
Inevitabile l’emozione, anche per le parole del predecessore, che ha preso parte alla commissione come docente: “E’ la mia prima seduta di laurea da presidente di consiglio del corso di studio e ringrazio vivamente il professore Forcellese, che mi ha preceduto, è al mio fianco e mi sostiene in questa nuova esperienza di cui sono fiero e onorato”.
Si passa da un ingegnere meccanico a un informatico, ma soprattutto da un preside di poche parole e molti fatti a uno che alla concretezza sa abbinare la comunicazione, come dimostrato anche nel suolo di vicepresidente della Cavalcata dell'Assunta. E questo gli è stato riconosciuto da tutti i docenti che l’hanno votato ed eletto, su spinta anche dello stesso Forcellese.
“Oggi – ha aggiunto Monteriù rivolgendosi a studenti e familiari - è un giorno importante perché non è solo un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza. Lo vedete, io sono emozionato quanto voi che siete i viaggiatori della conoscenza: siete arrivati qui con un bagaglio vuoto e lo avete riempito in questi anni di studio ed esperienze”.
Da sognatore che trova soluzioni unendo competenze umane e tecnologia, il messaggio finale del presidente Monteriù è carico di speranza: “Non smettete mai di imparare, incontrerete molte difficoltà, ma ricordate che le stelle si vedono al buio. Per cui, cercate con impegno e passione quella stella, guardatela e provate a raggiungerla”.
Ed ecco i laureati
MAGISTRALE: Federico Ciccotosto, Giada Di Pauli, Umberto Di Siro, Giuseppe Falcone, Vincenzo Martelli, Lucia Marziali, Riccardo Meo, beatrice Merlini, Orazio Mobilia, Nicolas Panetti, Luca Polverini, Roberto Serano, Andrea Soldini, Raffaele Spagnuolo, Simone Taddei, Raffaele Urbano, Pamela Vera Benitez.
TRIENNALE: Greta Di Cristofaro, Michela Di sabatino, Matteo Evangelista, Bruno Fiorenzo, Antonio Licani, Ilaria Moffa, Elena Olivieri, Benedetta Pompei, Riccardo Speca.