FERMO – Alberto Palma manda una stoccata a Marco Marinangeli e con lui a tutta la Regione: “Parlate tanto di Mare-monti, ma poi non c’è nulla di concreto. Manca totalmente il collegamento centrale dal vostro piano”. Annuiscono molti sindaci riuniti nella sede della Provincia per palare di Marca Fermana.
L’affondo del presidente della Carifermo parte dal masterplan della regione Marche 2032. Un piano infrastrutturale che, a fronte di alcuni buoni spunti, vedi Lungotenna e miglioramento della Servigliano – Amandola, presenta due enormi buchi.
Il primo è quello a cui si riferisce Palma: non c’è nulla che vada a definire il futuro del tratto tra Molini Girola e Servigliano. Tema caro anche al presidente della provincia e sindaco di Montegiorgio. Durante la discussione in diversi hanno sottolineato che è inutile parlare di migliorie se non si arriva quantomeno a Piane.
Marinangeli ha incassato e farà da portavoce dele lamentele in regine. Ma c’è anche una seconda questione sempre più prioritaria. Nel piano di sviluppo della viabilità dell’ospedale si è pensato solo a Fermo, questo è ormai chiaro. La nuova viabilità, a cominciare dalla bretella che collegherà il casello dell’A14 alla zona industriale del capoluogo, taglierà completamente fuori due città e le loro attività: Monte Urano e Sant’Elpidio a Mare.
Anche questo è stato messo sul tavolo della regione durante un recente incontro, in questo caso con l’altro consigliere di maggioranza, Andrea Putzu. La scelta di fare un ponte solo in terra fermana va a limitare il collegamento con i due comuni che insistono sulla ‘vecchia’ Faleriense.
Per rimediare qui, rispetto allo sviluppo della mare – monti il tempo c’è. E anche le risorse non sarebbero poi così ingenti. La zona prevista è quella tra i parchi fluviali, dove già sono presenti anche delle strade che andrebbero solo connesse.