FERMO - Claudia Mazzucchelli, segretaria regionale Uil, come è la situazione infortuni sul lavoro nelle Marche?
“Ogni anno registriamo dai 2 ai 4 infortuni mortali al mese e con più di 45 infortuni al giorno, molti dei quali invalidanti. Gli infortuni mortali denunciati nel 2023 nelle Marche sono stati 28, dati INAIL che indicano le Marche come “luogo non sicuro per lavorare”.
Situazione ingestibile?
“Da troppo tempo denunciamo l’inadeguatezza delle Istituzionali nazionali e regionali a far fronte a questo inaccettabile calvario di sofferenze umane, sociali ed economiche che coinvolgono tante famiglie. Per noi “Zero morti sul lavoro” non è un obiettivo velleitario ma un dovere di chi governa il nostro Paese a tutti i livelli”.
Il caos di Firenze ha riacceso il faro sulla sicurezza?
“Sulla carta nelle Marche c’è stata una riduzione, ma è prodotta quasi esclusivamente dalla diminuzione di denunce di infortuni da covid. Un calo del 10%, che resta comunque inferiore al dato nazionale del -16%”.
Quali i settori più a rischio?
“Le costruzioni, l’alimentare, il tessile, il legno, la chimica e la meccanica. In pratica complessivamente il manifatturiero fa registrare un aumento complessivo di infortuni nel 2023 del +2,7%”.
Le malattie professionali?
“Continuano ad aumentare in modo significativo, nel 2023 sono 6771 i casi denunciati, in crescita del 14,5% rispetto al 2022 in particolare nel settore industria e servizi”.
Cosa fare per cambiare la realtà?
“Serve una maggior attenzione della Regione, più risorse per prevenzione e controlli e un confronto permanente con le organizzazioni sindacali per affrontare con urgenza i tanti ostacoli che impediscono un lavoro sicuro e dignitoso. Anche per questo mercoledì sciopereremo peer due ore in tutti i settori, anche per chiedere la formazione obbligatoria prima di accedere nel luogo di lavoro”.