FERMO – Dati preoccupanti quelli che la Cgil di Fermo ha sul tavolo. Riguardano gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali a livello provinciale.
“Dall’analisi condotta dall’Ires Cgil Marche sui dati Inail, emerge che nella provincia di Fermo si è registrato un incremento di 148 infortuni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono 1018, con un aumento del 17%. Per quanto riguarda le malattie professionali, l’andamento è ancora più preoccupante, perché si passa dalle 424 malattie denunciate nel periodo gennaio-settembre 2020, alle 615 malattie denunciate nel periodo gennaio-settembre 2021, con un aumento di +191 casi pari al +45%” spiega Alessandro De Grazia.
La soluzione è sempre e solo una: fare sistema, con investimenti e formazione in tutti gli ambienti di lavoro. “La sicurezza deve venire prima di tutto, prima del profitto, delle logiche di mercato e di qualsiasi altra cosa. La serie di incidenti gravi e mortali, anche nel nostro territorio, dimostrano la necessità di intervenire con urgenza. La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro deve diventare una priorità Nazionale” ribadisce Barbara Micheleic, che ha la delega alal sicurezza nei luoghi di lavoro.
Quello che chiede De Grazia è anche un intervento da parte della Regione. “Ha promesso risorse adeguate destinate al potenziamento dei servizi di prevenzione delle aree vaste. Nella nostra Regione ci sono solo 56 tecnici della prevenzione, di questi 7 a Fermo, a fronte di migliaia di cantieri e aziende”. In particolare i cantieri vanno attenzionati, visto il boom di lavoro con i vari bonus. “Serve introdurre una patente a punti per le imprese, strumento utile anche per valorizzare, attraverso un sistema premiale, quelle imprese virtuose che non considerano un costo gli investimenti sulla salute e la sicurezza delle lavoratrici e lavoratori” ribadiscono.