FERMO - È atteso come la panacea. “Ma serviva anche un anno fa”. Si parla di vaccino antinfluenzale nelal sala della direzione sanitaria di Fermo. La notizia del giorno è che nelle Marche, dove la somministrazione ufficialmente partirà il 15 ottobre, sono disponibili 421mila dosi, il 40% in più di un anno fa. “Abbiamo ampliato la gara al massimo” specifica la regione.
“E’ evidente – spiegano Livini e Ciarrocchi, direttore generale e direttore prevenzione dell’Asur 4 –che le dosi non bastano per tutti. Nel Fermano abbiamo a disposizione 43mila dosi su 172mila abitanti. Un vaccino che non troverete in farmacia, perché sarà il sistema sanitario che verrà rifornito di vaccini per un accordo con il ministero della Salute. Questo significa che in ordine lo avranno anziani (60 in su), bambini (6mesi-6anni) che sono quelli che contagiano gli adulti, poi i soggetti fragili. La rete per ottenerlo è quella dei medici di base e pediatri, mentre per l’Asur passeranno i pazienti ricoverati e il personale sanitario”.
L’importanza di vaccinarsi è legata al fatto che i sintomi dell’influenza sono simili a quelli del Covid. L'Osservatorio Epidemiologico Regionale ha stimato in circa 530mila le dosi necessarie secondo i diversi scenari di copertura vaccinale. Servono quindi almeno ulteriori 110mila unità. Questa valutazione è stata trasmessa il 2 ottobre dal Servizio Sanità della Regione Marche al Ministero della Salute e una richiesta di compensazione è stata avanzata da molte altre Regioni. Intanto le dosi ordinate stanno arrivando in tempi scaglionati e già in questi giorni è in corso la distribuzione capillare dei vaccini disponibili.
Raffaele Vitali
