FERMO – Tema caldo la sanità. C’è la critica sindacale, solitamente del segretario della Cisl Fp Giuseppe Donati, c’è la critica politica, in questo caso del consigliere comunale di Fermo Gianluca Tulli, c’è la difesa di chi la guida, il direttore generale Licio Livini.
Donati ha sollevato il caso ‘infermieri’, troppo pochi e stressati. “L’anno 2020 per l’area vasta 4 è iniziato come è terminato il 2019. Malumori forti dei professionisti e gravi carenze organizzative e gestionali con assenza o quasi di risposte concrete ai problemi da parte di chi avrebbe la responsabilità d’intervenire. La nostra sanità soffre di cronica carenza infermieristica e ha provveduto ad esternalizzare ad una Cooperativa privata l’assistenza infermieristica ed OSS delle Cure Intermedie di Sant’Elpidio a Mare per carenza di figure” sottolinea il segretario Cisl Fp.
“Ben vengano le critiche, ma che non ci sia strumentalizzazione della realtà. “Gli infermieri? Abbiamo esternalizzato alcuni servizi proprio per continuare a darli nel migliore dei modi. Ci muoviamo con i budget, se non si riesce a dare tutto internamente, utilizziamo il privato in convenzione. Certo, è una esternalizzazione, ma fatta con i canoni del pubblico. Quale è l’alternativa? Chiudere i servizi? Di certo questa non sarà mai la mia strada” ribatte subito Licio Livini, direttore Asur 4 che ribadisce come sia finito il tempo “delle ‘vacche grasse’ mentre serve organizzazione. Noi stiamo rispettandola dotazione organica, anche se abbiamo qualche difficoltà ad esempio a reperire i pediatri. Ma questo non per colpa nostra”.
Snodo cruciale di gioie e dolori è il Pronto Soccorso per più motivi, non solo per la partenza imminente, del primario Giostra che ha vinto il concorso per guidare la stessa struttura ma al Sant’Orsola di Bologna. Partenza che ha fatto infuriare il consigliere Tulli: “Il nostro ospedale è diventato una struttura di passaggio dove si viene nominato primario e poi alla prima occasione utile si preferisce andar via”. Una lettura che Livini non accetta: “Da anni è il prim che se ne va. Nessuno viene a Fermo a prendere una medaglia per poi andarsene. Un grande professionista, anche dal lato umano, mi dispiace che se ne vada. Ma è una scelta di vita”. Tulli rilancia: “La scelta del sostituto sarà dettata dal merito e dal valore del professionista o sarà scelto in base a logiche politiche?”. È già stato preparato il bando di concorso, nel mentre entrerà in servizio un facente funzioni. “Questa mattina – riprende Livini - ho fatto partire la richiesta ai medici che hanno diritto a svolgerlo. Ci sono medici titolati, poi come direzione sceglieremo. Vogliamo essere veloci, il pronto soccorso ha bisogno di una guida. Giostra ha lavorato tanto, ha saputo anche avviare al meglio la nuova struttura. Ha ringiovanito il reparto a cui mancano due-tre unità. Ha saputo relazionarsi bene con i reparti, quindi un professionista a tutto tondo. Altrimenti non sarebbe diventato il primario di Bologna, dove è arrivato primo con 96 su 100, tenete conto che normalmente il voto è di 80”. Il direttore ‘accetta’ invece le critiche di Donati su un altro aspetto: “L’eccessivo ricorso a ricoveri d’appoggio in area chirurgica a causa – spiega il sindacalista - della carenza di posti letto in area medica”.
E qui Donati ha ragione: “L’ospedale deve rispondere a continue richieste dal Pronto Soccorso, cresciute come sempre durante il periodo invernale. Capita che pazienti che entrano dal pronto soccorso vengano posizionati in reparti come Chirurgia, mentre invece dovrebbero stare in Medicina. Questo – conclude Livini - è un dato e non piace neanche a noi. Ma stiamo cercando di trovare una soluzione logistica nell’ospedale per separare al meglio chirurgia e medicina. Comprendo alcune lamentele, ma non parliamo di dramma”.
r.vit.