FERMEO – Se li ricorderà a lungo Antonio e Aldo un cinquantenne dipendente del Cup dell’azienda sanitaria di Fermo. Perché sono loro, due infermieri del punto prelievi che dista una cinquantina di metri dall’ufficio, che gli hanno salvato la vita. Poi aiutati dal determinante intervento del personale dell’automedica.
L’uomo aveva accusato un malore in ufficio. È sembrato subito chiaro a tutti che fosse grave. I colleghi sono corsi al punto prelievi chiedendo aiuto e i due infermieri, Aldo Carrarini e Antonio Ferrovia, si sono subito messi a disposizione. Manovre respiratorie avanzate Blsd, per lunghi minuti, quelli necessari a mantenere il cuore in vita, anche grazie al defibrillatore per poi lasciarlo nelle ani professionali della Croce Verde, di Iolande Malaspina e Giuliana Brunetti.
“Ringrazio tutti gli operatori sanitari, la cui azione immediata si è rivelata provvidenziale per salvare l’impiegato che ha accusato il malore – commenta il commissario straordinario AST Fermo Roberto Grinta – In situazioni di questo tipo si evidenzia l’importanza dello sforzo condotto dall’azienda sanitaria per formare e manutenere le competenze rianimatorie avanzate a tutti gli operatori aziendali, che in questo caso hanno sicuramente contribuito al buon esito della vicenda”.