FERMO – Non c’è ancora l’aquilotto, quello arriverà non appena Roma deciderà il futuro di Confindustria Centro Adriatico. Ma intanto l’Uif, l’Unione industriali del Fermano, ha completato le procedure burocratiche legate allo statuto e ha eletto i suoi vertici. Fabrizio Luciani, 61enne titolare del Gruppo Centro Ufficio, è il nuovo presidente.
Da novembre 2020, dopo le dimissioni di Giampietro Melchiorri, come ‘membro anziano’ della giunta, era stato il facente funzioni. Ora è il presidente dei quasi 300 iscritti all’associazione fermana che è, con Confindustria Ascoli, la fondatrice di Centro Adriatico.
Un’assemblea frizzante, iniziata con una discussione che ha però permesso di superare tensioni maturate negli ultimi mesi. E infatti alla fine Luciani ha incassato il voto unanime dei presenti. Che potevano essere di più, ma non è facile portare in agosto gli imprenditori all’assemblea. Per la partecipazione di massa ci sarà tempo, non appena il futuro degli industriali sarà chiarito. È attesa l’assemblea di Confindustria Ascoli Piceno.
“Insieme supereremo questo momento complicato sia a livello associativo, sia imprenditoriale” le prime parole di Luciani, che è anche l’attuale presidente del Comitato Piccola di Confindustria Centro Adriatico.
I tre saggi, Paolo Bracalente, Sergio Ciavaglia e Federico Steca si sono occupati di consultare gli imprenditori fermani prima di arrivare in assemblea. E anche loro avevano ricevuto quasi un plebiscito.
Il primo segno Luciani lo dà con la nomina dei tre vicepresidenti. Al fianco di due figure esperte come Stefano Violoni e Carlo Forti, che rappresentano edilizia e cappello, arriva Lara Vallasciani. L’imprenditrice calzaturiera di Monte Urano porta nel board le nuove generazioni, quelle capaci di cambiare il destino delle aziende, con piani di investimento e capacità di ricollocarsi sul mercato, superando difficoltà ereditate.
“Nei prossimi mesi dovremo lavorare in sintonia. Verrà infatti definita la divisione, attraverso passaggi tecnici affidati al comitato di reggenza di Centro Adriatico guidato da Valentino Fenni sotto la supervisione di Confindustria Nazionale. Sapere di avere al mio fianco una territoriale compatta mi dà forza e serenità. I vicepresidenti portano esperienza, capacità e freschezza, elementi fondamentali per una associazione che deve guardare al futuro”.
Il futuro per Fermo è chiaro: indipendenza. Ma non dipende solo dall’Uif: “Unica strada percorribile. Ma questo non va a inficiare il percorso che ci attende e che sarà di collaborazione con tutto il sistema di Confindustria. Le peculiarità di ogni territorio devono essere una risorsa, non un limite per la crescita delle nostre imprese. Questo è un impegno che prendo come presidente” conclude Luciani.
