di Raffaele Vitali
FERMO – “In questo momento non abbiamo risorse da inviare nel Fermano, valuteremo nel 2024”. “Il posto di polizia fisso? Credo di più in una presenza continua di uomini che presidiano il territorio”. In queste due frasi c’è il sunto del lungo incontro tra il sottosegretario al Ministero dell’Interno, l’onorevole Emanuele Prisco, il prefetto Michele Rocchegiani, i vertici delle forze dell’ordine e i tre sindaci costieri più ‘toccati’ dalla criminalità, ovvero Fermo, Porto San Giorgio e Poto Sant’Elpidio.
“Abbiamo parlato di Lido Tre Archi e zone contigue, l’obiettivo è di raccordare al meglio tutte le istituzioni per confermare l’impegno del governo, di tutte le forze dell’ordine de dei soggetti istituzionali per non lasciare zone franche alla criminalità. Nell’ultimo anno le operazioni ad alto impatto hanno raggiunto il loro obiettivo e la presenza delle forze dell’ordine ha consentito di rispondere al meglio contro i reati. Ma dobbiamo intensificare e ottimizzare le risorse, sapendo che i Communi svolgono un ruolo strategico a livello di riqualificazione urbana e di videosorveglianza” prosegue Prisco.
Il punto è che almeno per un po’ il territorio deve fare da sé. Anche perché, è emerso dai dati forniti dal sottosegretario ai sindaci, le Marche sono la penultima regione in Italia per indice di criminalità. Detto in parole più semplici: regione sicura. Hanno parlato per un’ora di Lido Tre Archi, poi le problematiche, serie, di Porto Sant’Elpidio che ha visto una recrudescenza dello spaccio e della prostituzione, nonostante l’impegno della Polizia locale e delle forze dell’ordine. “Ci sarà ancora più attenzione alla nostra zona” ha riassunto il sindaco Ciarpella che è arrivato insieme con il vicesindaco Balestrieri e l’assessore alla Sicurezza Farina
Al dato regionale, però, è stato abbinato quello di Fermo, che è la provincia con il maggior tasso di criminalità della regione. Questo significa che se ci saranno nuovi arrivi nel 2024, ma prima il personale va formato, i tempi dell’Accademia sono lunghi, di certo il ministero guarderà alla piccola provincia con priorità. Sapendo che ci sono altre zone d’Italia che presentano situazioni molto più gravi su cui il Ministero deve incidere.
L’altro dato emerso durante il lungo comitato per l’ordine pubblico presieduto da Rocchegiani è che Tre Archi è indiscutibilmente migliorata negli anni. Prima era la base di una vera criminalità organizzata, di famiglie malavitose, oggi è più territorio di criminali di terza fascia, quel sottobosco che crea scompiglio più che problematiche strutturali.
I tre sindaci, per Fermo oltre a Calcinaro c’era pure il vice Torresi, hanno comunque chiesto più uomini sulle strade, soprattutto nei festivi. Su questo si lavorerà a livello di Comitato, sapendo che il sottosegretario ha chiesto un ulteriore sforzo ai comuni.
“Continueremo a investire in videosorveglianza, abbiamo inserito nuovi uomini al corpo di vigili, ma sono sempre costi che poi il bilancio deve coprire e non è facile. Anche perché di risorse se ne intercettano solo per la tecnologia, non per il capitale umano” conclude Valerio Vesprini, sindaco di Porto San Giorgio.
