Formare nuove figure professionali che possano dare supporto alle associazioni locali, in particolare a quelle meno strutturate e collocate in zone svantaggiate e/o colpite da eventi sismici, al fine di dare maggiore sostegno alle persone con disabilità intellettiva e alle loro famiglie. È uno degli obiettivi del progetto ideato dall'Anffas Marche, finanziato quasi integralmente dalla consigliera regionale Romina Pergolesi, che ha donato ben 15 mila euro di tasca propria per poterlo attivare (18 mila euro il costo complessivo).
Il comitato tecnico scientifico di Anffas Marche, costituito da un legale e un sociologo, verrà dunque integrato, grazie a questo progetto, con un assistente sociale, uno psicologo e un educatore. «L'intenzione – spiega Romina Pergolesi – è di fornire alle associazioni locali Anffas, ai loro soci e/o familiari di persone con disabilità, anche non soci, assistenza e consulenza nella fase di predisposizione, attuazione e verifica dei progetti individuali di vita per persone con disabilità intellettiva e/o disturbi del neurosviluppo, nonché altri progetti innovativi che consentano alla persona con disabilità di vivere in autonomia. Oltre ad assicurare un supporto professionale per la promozione ed attuazione della legge sul “Dopo di noi”».
Il cronoprogramma prevede innanzitutto la selezione e formazione degli operatori, da ultimare nel periodo estivo, per poi organizzare un incontro plenario operatori-associazioni ed avviare in autunno le attività con le associazioni locali. «Crediamo sia imprescindibile incrementare la tutela dei diritti delle persone con disabilità – sottolinea ancora la consigliera Pergolesi -, favorendo azioni di reale inclusione sociale e nuovi modelli di intervento attraverso lo sviluppo dei progetti globali di vita e la loro applicazione. E rafforzando nel contempo la rete associativa in modo da favorire l'ingresso di nuovi soci e il ricambio generazionale».
Di recente, evidenzia sempre la consigliera Pergolesi, «anche il candidato dell'estrema destra Francesco Acquaroli ha incontrato l'Anffas manifestando solidarietà. Parole, parole, parole – attacca l'esponente dell'Assemblea Legislativa delle Marche -. Servono i fatti, non le chiacchiere. Se davvero vuole dare un taglio netto con il passato, come dice, lo dimostri contribuendo concretamente ai progetti delle associazioni. Con i soldi, non con gli slogan. Io l'ho fatto e nemmeno mi candido. Lui che è un parlamentare se lo può sicuramente permettere».