FERMO – Manca una settimana a Natale, ma se davvero l’Italia diventerà rossa, quindi andrà in lockdown, i giorni per comprare regali e cibo si riducono a sei. Un ulteriore aggravio sulle casse dei commercianti, già duramente colpiti dalla pandemia che ha spinto gli italiani a non comprare. “Quest’anno in Italia la spesa complessiva cala del 18%. Forte crescita per gli acquisti di abbonamenti a piattaforme streaming e buoni per acquisti on line. Si confermano al top generi alimentari e giocattoli. Nelle Marche, la spesa complessiva per i regali di Natale è calata del 22%” spiega il direttore Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco.
Che poi va nel merito: “Le Marche avevano una condizione già critica prima del Covid per via degli effetti del sisma che ha creato un’area dove erano già presenti dei chiari segnali di difficoltà poi acuiti dalle restrizioni imposte dall’emergenza. E poi ci sono le problematiche relative alla produzione industriale che ha subito pesantemente gli effetti economici della pandemia. L’insieme di questi due elementi ha creato un pesante divario tra il dato italiano e quello della nostra regione dove il calo della spesa complessiva è più alto di ben quattro punti rispetto a quello nazionale”.
Non c’è stato il boom di acquisti atteso durante gli sconti di fine novembre, tra Black Friday e Cyber Monday, mentre sono aumentati i consumatori che hanno preferito la prima metà di dicembre per l’acquisto dei regali (60,9% contro il 51,3% del 2019). Solo il 15,8% si dedicherà alla “caccia” al regalo tra il 16 e il 31 dicembre.
Le scelte dei marchigiani, come regalo, è ricaduta principalmente sugli alimentari: “Il 68% dei rispondenti al nostro sondaggio – prosegue Polacco - ha affermato che effettuerà un regalo di questo genere; seguono giocattoli (51,2%), libri ed e-book (47,2%), abbigliamento (45%) e prodotti per la cura della persona (36%)”.
Crollati ovviamente i biglietti per gli spettacoli e i trattamenti nelle Spa (-25%). Boom di abbonamenti ad Amazon e Netflix, +10%, e buoni acquisto per spese online (+12,5%). In termini pro capite, si spenderanno 158 euro, cifra leggermente inferiore a quella del Natale 2019, ama del resto anche quella totale cala del 22%. Calano anche i big spender, quelli da più di 300 euro di regali, che diminuiscono del 31%.
Ma è anche un altro il dato emblematico della paura e della crisi: “Tra coloro che percepiscono la tredicesima, il 29% la metterà da parte sotto forma di risparmio, il 28,2% la utilizzerà per le spese per la casa e la famiglia, mentre il 16,5% la utilizzerà per acquistare i regali di Natale, il 12,1% ci pagherà tasse e bollette e il 14.2% la userà per le spese correnti” conclude il direttore.