FERMO – Sembrava pacato Pino Alati, ma in realtà era un vero chief in commander. Dentro le stanze della Ciip la sua voce era ben nota.
Socialista della prima ora, alla fine piaceva a tutti. Tanto da guadagnarsi l’ultimo rinnovo proprio con il placet di quella destra che si stava prendendo i principali comuni della provincia. La sua scomparsa, in una calda domenica di ottobre, ha colto alcuni sindaci di sorpresa, ma molti sapevano che da tempo il presidente stava lottando.
Il lavoro era per lui uno stimolo, tanto da non rinunciare qualche mese fa ad appuntameti publici anche se con passo più lento rispetto al solito avanzare a testa alta che ne ha fatto una delle figure più rilevanti del sud delle Marche. Fermano adottato dai piceni, ad Alati è mancata una sola cosa: la poltrona di sindaco. A inizio millennio ci è andato vicino.
Chi ha condiviso la sua crescita politica, condividendo idee e amicizia, è Sandro Vallasciani, oggi consigliere comunale Pd a fermo. “Ci ha accomunato la passione per la politica e l’amore incondizionato per la nostra Fermo. Amministratore Comunale sin dagli 80, fu assessore all’ambiente, lavori pubblici ed ai servizi sociali nonché presidente del Consiglio comunale”.
Questa la biografia, poi c’è l’uomo: “Grandi doti umane e personali, unite a capacità amministrative non comuni , la sua azione sempre guidata da una integrità morale e attenzione al bene comune. Addio Pino il tuo impegno ed i tuoi insegnamenti saranno sempre presenti in tutti quelli che nella vita ti sono stati accanto”.
E sono stati tanti soprattutto negli ultimi 13 anni alla guida della Ciip “dove ha saputo il servizio idrico e della depurazione con i benefici che tutti viviamo” ribadisce. E questo grazie alla sua capacità di affidarsi a figure esperte, che fossero ingegneri o operai.
“Un protagonista assoluto del Fermano, uno che con le sue scelte ha inciso sulla vita ed è questo che rimane nella storia di un politico” aggiunge il Dem Paolo Nicolai. “Un uomo che ha speso ogni energia politica per la buona amministrazione in un rapporto indissolubile con la sua Fermo. Nel 2001 la sua candidatura a sindaco era accompagnata da un grande progetto per la città. Lo ricordo bene” riprende il senatore Francesco Verducci. Tanti poi i commenti social dei primi cittadini del territorio.
Per l’ascolano Marco Fioravanti “se ne va dopo aver a lungo combattuto contro una brutta malattia”. Per Luca Pezzani, sindaco di Petritoli “resta il ricordo di un manager di altissimo livello”. Per l’ultimo saluto appuntamento domani, 2 ottobre, con il funerale alle 16 nella chiesa di Santa Petronilla.