FERMO - Scesi in piazza per far valere un diritto costituzionale: la salute. Così in tanti, uniti sotto le sigle di Cgil Fermo, Cgil Spi Fermo ed Fp Cgil Fermo, ieri si sono recati al presidio davanti all'Ospedale Murri di Fermo.
Mentre ad Ancona si svolgeva il G7 sulla Salute, nelle Marche dopo 4 anni dall'insediamento della Giunta regionale, come spiegato da Alessandro De Grazia, "il servizio sanitario è in affanno ed è giusto farsi sentire".
Diversi i punti critici messi sul piatto. Dalle liste d'attesa infinite, con tanti marchigiani che rinunciano a curarsi, alla rete ospedaliera poco efficiente, con tanti cittadini costretti ad emigrare in altre Regioni per curarsi.
Altro punto critico è il Pronto soccorso con i manifestanti che chiedono uno stop ai medici delle cooperative e mettono in evidenza la mancanza di personale sanitario. Spesso infermieri e medici sono costretti a turni massacranti con retribuzioni assolutamente inadeguate.
Infine c'è la questione delle strutture residenziali sociosanitarie che hanno delle rette troppo elevate anche a causa di uno scarso sostegno economico pubblico.
Strutture residenziali sociosanitarie con rette troppo elevate e scarso sostegno economico pubblico.
Secondo De Grazia "un'altra idea è possibile: rafforzare il sistema sociosanitario pubblico e universale, investendo su salute e sicurezza e con un aumento di risorse per la legge sulla non autosufficienza". Al contempo si chiede di adottare un piano straordinario di assunzioni nella sanità, migliorando così le conduzioni di lavoro ed adeguando il finanziamento per il rinnovo del CCNL. Ultima richiesta, pou, è il rafforzamento della rete ospedaliera, territoriale e domiciliare, per far fronte davvero alle tante richieste che oggi ci sono.