FERMO - La situazione per le donne che vogliono fare impresa non è semplice, la Cna di Fermo da tempo denuncia la situazione. “Rendiamo libere di sognare” sottolinea Maura Donzelli, presidente del Comitato impresa donne.
Il sogno però per ora resta nel cassetto. “Non a caso – riprende il coordinatore Cna Fermo Andrea Caranfa – nel corso del 2022 sono le aziende femminili ad aver subìto maggiormente il processo di selezione che caratterizza il tessuto imprenditoriale del Fermano: alla fine del 2022 le imprese attive femminili, quelle in cui controllo e proprietà sono prevalentemente in capo a donne, erano 4.230 contro le 4.409 alla fine del 2018 e le 4.455 del 2021”. Se guardiamo agli ultimi cinque anni, le imprese femminili fermane hanno perso 179 unità attive, -4,1% e il complessivo tessuto di imprese si è ridotto di 1.065 unità.
Ma di cosa si occupano le donne nel Fermano? “La maggiore concentrazione si riscontra nel settore dei nei servizi – spiega Caranfa – con il 60,3% contro il 51,2% del tessuto complessivo di imprese della provincia, e nell’agricoltura (18,5% contro 17,6%); quasi equivalente il ruolo delle manifatture: tra le imprese femminili pesa per il 18,7% e tra le imprese totali per il 19,1%”.