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Il vino decolla. Le Marche protagoniste al Vinitaly tra aziende, turismo e tecnologia. "Il metaverso? Una delle tante possibilità"

2 Aprile 2023

FERMO – Tanta voglia di vino. Nella Marche, nel fermano, nel mondo. Nel 2023, secondo i calcoli di Cna Turismo e Commercio, saranno 10 milioni i vacanzieri che pernotteranno fuori casa grazie al vino, di cui circa tre milioni stranieri, per un movimento economico quantificabile intorno ai 2,5 miliardi di euro.

Gli stranieri arriveranno principalmente da Francia, Germania, Regno Unito, Austria, per quanto riguarda l'Europa, e da Stati Uniti d'America e Giappone. Ma cresce anche l'oleoturismo, con visite in frantoi e soste esperenziali sotto gli ulivi. A Verona è già pienone, in fiera oltre mille i top buyer e tra questi sono tornati gli orientali, i russi e nuove frontiere di sbocco si evidenziano in particolare in Africa, Sudamerica e sulle rotte dei Balcani.

Del resto, il 2022 è stato un anno record per il vino italiano, per export e consumi fuori casa, come emerge da un secondo studio, in questo caso della Coldiretti. A trainare il fatturato del vino è soprattutto l'aumento a doppia cifra delle esportazioni con gli acquisti di bottiglie Made in Italy in tutto il mondo che sono cresciute del 10% nel 2022 raggiungendo quota 7,9 miliardi di euro mentre a diminuire del 2,2% sono gli acquisti domestici.

in questo quadro si isnerisconole Marche, che al Vinitaly portano convegni e politici, dall'assesore Antonini al governatore Acquaroli, che ben si intrecciano alla premier Meloni e la minsitro D'Urso. Visiteranno lo stand che rappresenta 11 mila imprese e 18mila ettari di superficie e 800mila ettolitri di produzione annua e un export che cresce del 25,9% e vale 75,6 milioni di euro.

“L'Italia - spiega Coldiretti - è leader mondiale della produzione di vino davanti a Francia e Spagna, i due principali competitor a livello internazionale, con una produzione che ha sfiorato i 50,3 milioni di ettolitri grazie all'impegno di 310mila aziende agricole, secondo le previsioni di Mipaaf e Commissione Europea. Ma dal Vigneto Italia nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio”.

Viticoltori, addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, e tanto indotto come l'industria vetraria, quella dei tappi, trasporti e assicurazioni. E poi ci sono gli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall'enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall'editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).

Di una cosa sono però tutti convinti: promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione, conclude Ettore Prandini, presidente della Coldiretti.

Tutto questo accompagnato dall’innovazione. E lo ricorda Febo Leondini, presidente di Afdb, realtà che riunisce le più importanti aziende d produzione e distribuzione di bevande italiane. "La tecnologia non è un vantaggio competitivo in sé - spiega Leondini - lo diventa quando si concretizza in un artefatto con uno o più scopi specifici. Il metaverso non fa eccezione, è solo una delle tante possibilità offerte oggi. Il punto è proprio questo: non farsi abbagliare dalla novità, peraltro ancora in stato prototipale, per utilizzare al meglio quanto già da tempo disponibile a costi accessibili, e con risultati misurabili".

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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