FERMO – Pochi ma buoni. Mai come in questo 2 giugno il detto funziona guardando le cerimonie per la festa della Repubblica. Da Fermo a Porto Sant’Elpidio, passando per Monte Urano e Sant’Elpidio a Mare, fino ala piccola Monsampietro Morico, i sindaci hanno dato un segnale alle comunità: insieme ce la faremo.
A Fermo, invece, è il prefetto Vincenza Filippi ad aver condotto la cerimonia, affiancata dal sindaco Calcinaro, dalla presidente della Provincia Canigola e da tutti i comandanti provinciali delle forze dell’ordine, questore e comandante Gentile della Capitaneria inclusi. Con loro anche i politici di riferimento provinciali, Verducci, Cesetti e Giacinti, oltre a chi la guerra l’ha vissuta, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e la guida della comunità musulmana.
Protagonista è stato l’arcivescovo Rocco Pennacchio che con poche parole ha riassunto il senso di una festa che deve unire, come ha ricordato il presidente della Repubblica. Anche nel giorno in cui ci sono state numerose manifestazioni parallele organizzate dal centrodestra a Roma e in tante piazze d'Italia, Ancona inclusa, dove c'erano tra i tanti anche i fermani Vitturini, Balestrieri e Lucentini.
“Tutti i nostri cittadini si sono comportati e continuano a farlo con esemplarità. Prego davanti al monumento che ci ricorda chi ha dato la loro vita per la nostra libertà, vogliamo augurarci che i valori di unità, di rispetto, del bene comune possano prevalere sulle divisioni e le prevaricazioni”.
Ma il 2 Giugno è anche il giorno delle onorificenze. E così a Fermo, dove le hanno ricevute due figure particolari: il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Marinucci, e il comandante della compagnia di Fermo, il maggiore Peluso. Da oggi sono cavalieri, il primo per l’impegno nelle missioni in Kosovo e in Iraq oltre che a Fermo, il secondo per il lavoro svolto durante le scosse di terremoto che hanno segnato il 2016 del Fermano.
In contemporanea, invece, a Sant’Elpidio a Mare, il sindaco Alessio Terrenzi dedicava il 2 Giugno al futuro, consegnando un simbolico dono, una chiavetta Usb, ai dieci nuovi laureati elpidiensi. E a Monsampietro Morico, Romina Gualtieri ha invece consegnato le benemerenze alla dottoressa Paola Ercolani, al dottor Biagio Bucci e all'infermiera Katia Riccioni, “perché si sono spesi amorevolmente per i malati rimodulando la quotidianità, come ci ha ricordato il capo dello Stato”.
r.vit.