ANCONA – Chi guida il turismo nelle Marche? Di certo la Confcommercio con il suo dg Massimiliano Polacco, affiancato dal presidente di Villaggi Marche Daniele Gatti, che ha messo seduti attorno a un tavolo tutti i vertici regionali, politici e di servizio.
Lavoro, innovazione e promozione sono i tre pilastri su cui lavorare per far crescere l’attrattiva regionale. “Con l’Atim, Agenzia del Turismo delle Marche stiamo lavorando su più aspetti. Per quanto riguarda le risorse abbiamo puntato sulla riqualificazione e valorizzazione dei borghi anche attraverso lo stanziamento di 100 milioni di euro. E siamo in attesa dal ministro Calderoli di risorse per la rigenerazione della nostra ricettività”.
L’Enit si è presentata con l’amministratrice delegata Ivana Jelinic: “La regione Marche ha un’identità ben chiara con grandi potenzialità di crescita a livello turistico e può puntare sulle sue eccellenze con margini di sviluppo veramente importanti”.
Quell’immagine che si sta cercando di ricostruire anche nei paesi coliti dal sisma nel 2016. Ci crede il commissario Castelli, considerando che sono stati stanziati 26milioni di euro proprio per favorire servizi e turismo e ha aggiunto che "in quest'ottica va migliorata la viabilità interna ai quasi 8 mila kmq del cratere, per questo abbiamo appena messo in campo un miliardo di euro".
È arrivato infine il momento di Polacco: “Innovazione e lavoro sono due temi non più rinviabili, dobbiamo puntarci per permettere alle imprese del comparto di essere operative, performanti e pronte alle sfide che il mercato prospetterà da qui ai prossimi anni”.