FERMO – Prevenzione contro il tumore polmonare. La Regione Marche lancia una nuova campagna di screening. “Gli Ospedali Riuniti di Ancona sono stati inseriti nel tavolo tecnico istituito dal Ministero della Salute con il compito di partecipare ad un Programma di intervento per la prevenzione oncologica del tumore polmonare” spiega l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini affiancato dai vertici della sanità e della Politecnica.
“Il piano punta a contrastare le patologie neoplastiche ed è particolarmente importante perché, accanto agli interventi di prevenzione primaria e alla cessazione del fumo, che rappresentano la migliore strategia, contro il cancro polmonare evidenze scientifiche suggeriscono che la diagnosi precoce del tumore del polmone può contribuire alla riduzione della mortalità” prosegue l’assessore.
Il direttore Caporossi ha sottolineato che Torrette è stata scelta per le Tac più all'avanguardia e innovative: la Tac Force e la Tac Revolution alle quali si aggiungerà presto la «poderosa» Risonanza Magnetica ibrida con Pet, a 3 Tesla (le altre sono a 1,5 Tesla) che permette una definizione altissima delle immagini e di conseguenza diagnosi molto anticipate e precise. L'ospedale Torrette di Ancona rientra tra i 18 centri, distribuiti in 15 regioni, che recluteranno un numero di soggetti in base ad una stima preliminare delle persone a rischio.
Alle Marche, per la realizzazione del Programma, sono stati assegnati 53 mila euro: allo studio potranno partecipare persone di età compresa tra i 55 e i 75 anni, fumatori di almeno un pacchetto di sigarette al giorno da 30 anni o ex fumatori da meno di 10 anni. Reclutamento e selezione dei candidati avvengono con la collaborazione dei Medici di medicina generale, un call center o sito web gestito dall'Istituto Nazionale Tumori di Milano.
“Un intervento di diagnosi precoce del carcinoma polmonare con Tomografia computerizzata del torace a bassa dose (low dose computed tomography- LDCT) nei forti fumatori può ottenere una riduzione della mortalità per cancro polmonare tra il 20% e il 39%, secondo la durata dell'intervento. È stato dimostrato che tale intervento può ridurre significativamente la mortalità per tumore polmonare dell'8-26% per gli uomini e del 26-61% nelle donne” ribadisce Saltamartini.
Le persone selezionate verranno sottoposte a controllo con Tac a basso dosaggio, che consente una diagnosi precoce. I fumatori attivi verranno indirizzati verso interventi strutturati di supporto alla cessazione del tabagismo attraverso le competenti strutture Asur, parte attiva del progetto che assicurerà l'assistenza e il supporto alla disassuefazione dal tabagismo. Ad oggi in Italia si stimano 110 casi di tumore al polmone su 100mila abitanti. Le Marche sono leggermente sotto la media con circa 90 casi su 100mila abitanti negli uomini e 27 casi su 100mila abitanti per le donne.
“Il fumo di tabacco è la più importante causa di morte evitabile. Il fumo aumenta di dieci volte il rischio di morire di enfisema, raddoppia quello di avere un ictus e aumenta da due a quattro volte quello di essere colpiti da un infarto. Inoltre, le sostanze cancerogene contenute nel fumo sono responsabili di circa il 90% dei tumori polmonari, ma anche della maggioranza dei tumori del cavo orale, laringe e vescica. Pertanto, le principali cause di morte attribuibili al fumo di tabacco sono i tumori, le malattie cardiovascolari e le malattie respiratorie”.
Oltre un terzo dei morti attribuiti al fumo è compreso tra i 35 ed i 69 anni di età. In Italia fumano ancora circa 11 milioni di persone (26% degli uomini e 17% delle donne), secondo i dati più aggiornati delle indagini condotte dall'Istituto superiore di sanità (ISS) in collaborazione con l'Istituto Mario Negri e la DOXA.