di Francesca Pasquali
FERMO - Sta tutta in quel “Ci siamo”, gridato stamattina nel cortile del convitto, la voglia dei giovani di tornare a una vita normale. Parole che gli studenti dell'Iti hanno scandito alzando le braccia, mentre andavano a formare la scritta “Montani” sul pavimento.
Un modo alternativo per presentare il Tombolone scientifico, l'appuntamento natalizio dell'Istituto tecnico di Fermo. Che quest'anno si terrà il 28 dicembre dalle 15, un po' in presenza e un po' a distanza.
Nel senso che 298 studenti staranno a scuola, nei laboratori, assieme agli insegnanti. Mentre gli altri saranno collegati da casa, dal sito del “Montani”. Lo stesso dal quale potranno collegarsi tutti quelli che vorranno passare un pomeriggio in compagnia di Dante Alighieri e della sua “Divina Commedia”. Perché sarà questo il tema della quindicesima edizione del Tombolone.
Che la preside Stefania Scatasta avrebbe voluto tutta in presenza, ma che la risalita dei contagi non ha permesso. «L'idea – spiega la dirigente – è di dare continuità a un progetto che ha radici nel passato, al cui invito l'anno scorso hanno risposto in cinquemila da ogni parte del mondo».
Quando, con la scuola in Dad, gli studenti gli esperimenti li hanno fatti da casa. Quest'anno, invece, si torna in laboratorio, dove ogni corso del “Montani” metterà in pratica una o più terzine della Divina Commedia. Come, lo spiega Enrica Cecchi, la coordinatrice del progetto. Con gli studenti di Navigazione che useranno il simulatore per far tornare Ulisse a Itaca, quelli di chimica che ricreeranno il vento di azoto e ossigeno che ha travolto nella passione Paolo e Francesca e quelli di Biotecnologiche che esploreranno la vita che pullula nel fango dei Golosi.
Solo per fare qualche esempio. Vittoria assicura per tutti, visto che, per ricevere una copia della rivista “Sapere” e una pubblicazione del Cnr, che sono in palio, basterà seguire cinque esperimenti. La partecipazione è gratuita. Lo sottolinea Cecchi, dato che l'anno scorso il sito della scuola è stato oggetto di un attacco hacker che ha provato a vendere biglietti che, in realtà, non esistono.
«Un progetto scientifico che include tutti gli altri saperi in una visione totale, che è l'imprinting didattico che connota il “Montani” da sempre», la sintesi della scuola. Che, di recente, è stata a Mestre per presentare il progetto del Tombolone. Lo stesso che gli è valso il riconoscimento di scuola polo per il centro Italia per il “service learning”, l'apprendimento di servizio. E che, per l'assessore alle Politiche giovanili, Alberto Scarfini, «è l'ennesimo strumento di innovazione e comunicazione che l'istituto mette a disposizione dei ragazzi per essere protagonisti».