PORTO SAN GIORGIO – Il tennis è uno dei pochi sport che resiste alla pandemia. Lo fa con i dilettanti, lo fa con i professionisti. In particolar modo nelle Marche.
“Siamo stati tra i primi in Italia a ripartire, abbiamo portato a termine tutte le indicazioni della Federazione, in 10 mesi abbiamo totalizzato lo stesso numero di tornei dello scorso anno nonostante il lockdown” sottolinea il presidente della Federtennis Marche, Emiliano Guzzo.
Il numero uno arriva da porto San Giorgio, da quel circolo che da anni domina le classifiche collocandosi anche nel 2020 al 31esimo posto in Italia, primo circolo delle Marche, come Standard School.
Piccoli campioni crescono e diventano grandi come Stefano Travaglia, Elisabetta Cocciaretto e il giovane talento azzurro Luca Nardi.
In totale nelle Marche gli eventi sono stati 136, di cui 24 dedicati esclusivamente ai giovani under 18-. Ed è proprio il settore giovanile il fiore all’occhiello della Federtennis Marche che negli ultimi 12 anni ha investito tempo, sacrifici e risorse affinché potesse nascere un vivaio di alta qualità.
“Abbiamo fornito contributi e sostegno ai circoli organizzatori di tornei esentandoli ad esempio dai costi per il giudice arbitro, consegnandogli i tubi di palline per l’espletamento della manifestazione, elargendo contributi per ogni giovane iscritto” prosegue Guzzo.
Chiaro che per crescere baby campioni servono modelli positivi. E le Marche ne hanno. Travaglia è entrato stabilmente nei primi 100, con tanto di ottavi di finale in un Masters 1000 e il terzo turno al Rolando Garros dove è stato sconfitto con Rafaele Nadal.
Il Fermano sogna con Elisabetta Cocciaretto che nel 2020, nonostante la pandemia, ha davvero dato spettacolo. Australian Open, finale a Praga e soprattutto presenza fissa nella squadra azzurra. Oggi è 134esima, ma può solo crescere e su di lei ci sono grandi aspettative. Infine ci sono i 17 anni di Luca nardi che è il primo italiano nella classifica mondiale degli Under 18.
“Nonostante il Covid il tennis marchigiano c’è, resiste e continua a regalare successi, tanti tornei ed eventi dedicati ai suoi 10000 tesserati” conclude Guzzo, che non può dimenticare Gianluigi Quinzi, sangiorgese come lui, ex enfant prodige e campione di Wimbledon Juniores nel 2013, oggi alla ricerca del tempo perduto, quello che lo aveva portato al 142esimo posto mondiale e che oggi lo vede oltre il trecentesimo.
r.vit.